Dico dunque sono - Le parole evocano ...immagini, concetti, desideri, paure !
Morselli Gianna Martedi, 25/08/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2009
LE PAROLE EVOCANO... IMMAGINI, CONCETTI, DESIDERI, PAURE!
Cinzia Ricci, Conoscere le parole
Sono passati circa due mesi da quando i “barconi” di clandestini sono stati respinti e rimandati nell'inferno da dove erano fuggiti. Perlopiù si trattava di donne incinte e bambini, il governo in modo perentorio ha deciso di mettere in atto il “Respingimento”.
“Brutta parola in sé” ci segnala una nostra attenta lettrice. La nostra amica ha cercato sul dizionario Treccani e ci invia il risultato.
Respingimento: sostantivo maschile, derivato di respingere - raro - Significato: l'azione di respingere. E ancora, sotto la voce Respingere si legge: “Spingere, ricacciare indietro, con più o meno violenza o disprezzo o almeno noncuranza...” In uso figurato: “respingere un tanfo, un veleno, una peste...” Altri significati: “Non accogliere o non approvare, non ricevere o non accettare...”
Più chiaro di così!
Un popolo migrante quello italiano, un popolo migrante dalla memoria corta, un popolo migrante che a volte pare abbia perso il senso di sé. Un popolo che al coraggio di osare, quando se ne andava per il mondo a cercare una possibilità di vita migliore, ha sostituito e mistificato con una parola, “Respingimento”, la sua storia.
La parola “Respingimento”, nasconde molto altro, nega, rimuove non affronta il problema. Questa parola evocativa sembra essere diventata la chiave per leggere tutto il resto, anche ciò che ci tocca più da vicino: la crisi, la disoccupazione, il terremoto, la precarietà, la perdita del potere d'acquisto e quant'altro in realtà non va come dovrebbe andare.
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