Le parole della nostra ministra Carfagna

Lo zapping serale di ieri, forse più notturno vista l'ora tarda (erano le 23 ed oltre) mi ha portato a seguire con grande interesse l'intervento della ministra delle pari opportunità, Mara Carfagna, sul tema della violenza alle donne, ospite di Bianca Berlinguer su rai tre. Mi ha colpito in specialmodo il suo aver attribuito esclusivamente all'impegno del governo, del quale fa parte da qualche legislatura, le azioni di contrasto a questa problematica sociale, appunto la violenza contro le donne, non avendo invece parlato di un risultato raggiunto, sì da lei e dai suoi colleghi ministri, ma grazie all'impegno di chi l'ha preceduta e ha gettato le basi che hanno consentito il risultato finale ossia la formulazione della legge antistalking. Ancor di più, e qui parla chi da qualche anno opera in un centro antiviolenza che quotidianamente affronta la violenza sulle donne, mi ha stupito non averle sentito dire una parola su come, da tempo immemore, i centri antiviolenza, le avvocate, i gruppi di femministe, le cooperative e tutte coloro che lottano perchè ogni donna non subisca più, si siano dedicate, costantemente e tenacemente, nel tempo, nel riconoscimento del fenomeno come piaga sociale, come vergona per ogni stato che si definisca Civile; come si siano battute per avere certi strumenti giuridici, vedi l'ordine di protezione contro gli abusi familiari o l'allontanamento dalla dimora familiare del coniuge violento. Mi ero riproposta di evitare la polemica, una volta messami a scrivere ma mi rendo conto di non esserci riuscita! Nulla da ridire, naturalmente, su quanto la nostra ministra ha fatto ma, forse e sottolineo forse, dovrebbe andare oltre il suo parlare in politichese, per frasi fatte e slogan, ed approfondire di più le tematiche della differenza di genere e della violenza di genere ed aprirsi allo scambio con chi ha scritto quella storia delle donne, che nasce molto lontano nel tempo; con chi ha studiato come nasce e perchè la violenza sulle donne, soprattutto nell'ambito domestico e perchè nonostante le leggi continui a rimanere la prima causa di morte violenta delle donne, in Italia.