Speciale Beijing 2008 / 1 - Specchio della complessità globale
Ribet Elena Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2008
Terzo paese per estensione e tra le prime potenze economiche al mondo, la Cina (che lì si chiama Zhōngguó, «Paese di Mezzo») ha tradizioni antichissime.
Questo Paese ha scelto il giorno 08/08/08 (secondo costumi locali, il numero 8 porta fortuna) per l’apertura delle Olimpiadi, evento che ogni quattro anni punta i riflettori su governi, amministrazioni, popoli, sport e non solo.
Per chi conosce la Cina, sembra irrinunciabile sottolineare la fierezza della sua storia e del suo popolo, che sopravvivono ai disastri e ai terremoti, naturali e politici. È un simbolo la storia di Zhang Xiaoyan, estratta dalle macerie del terremoto che ha devastato il sud-ovest della Cina quando era incinta di 8 mesi, che ha poi dato alla luce una bambina.
Di un miliardo e trecento milioni di abitanti, appartenenti a oltre cinquanta etnie, una gran parte si chiederà il motivo delle manifestazioni anticinesi lungo il percorso della fiaccola e forse si interrogherà sui destini possibili del Tibet, che peraltro non sembra immune da errori e discriminazioni, in particolare verso le donne.
Mentre scriviamo, segnali più o meno timidi della comunità internazionale fanno prevedere ulteriori polemiche su chi partecipa ai Giochi Olimpici di Beijing 2008 e chi no.
Alessandra Aresu, docente di Istituzioni di cultura cinese, ci racconta (aggiornamento del 5 agosto p.v.) delle bambine ‘non nate’, di contadine, di operaie che ricevono un quinto del salario offerto ad un lavoratore maschio, parlandoci della condizione femminile in Cina, che per millenni fu una società matriarcale. Parleremo di donne e sport, diritti violati, curiosità e di atlete italiane.
28 discipline sportive, oltre 10.000 atleti e atlete, centinaia di manifestazioni sono previste per le Olimpiadi e le Paralimpiadi, che rappresentano non solo uno straordinario evento mediatico, ma anche un’occasione per approfondire la conoscenza di un paese che sembra essere uno specchio della complessità globale.
Lascia un Commento