Antifascismo - Al 14° Congresso dell'ANPI un invito a votare per il referendum sulla Costituzione e a sostenere il centrosinistra
Ferraguti Isa Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2006
“La Resistenza è stata sostanzialmente una grande lotta del nuovo contro il vecchio mondo portatore di fascismo e guerre. Per questo la Resistenza ha visto mobilitate migliaia di giovani e ragazze. Ancora oggi la lotta democratica è una lotta per costruire una società nuova, per affermare nuovi valori morali, civili, sociali. Mettere sullo stesso piano Resistenza e Salò significa negare i fatti. La Resistenza aveva un progetto di società volto al progresso, alla pace, alla libertà, alla democrazia mentre Salò condivideva le teorie del nazismo e sosteneva la guerra”. Queste affermazioni di Gina Borellini sono fatte proprie da Maria Cervi, che è un’antifascista post-Liberazione per ragioni anagrafiche. La sua è stata una scelta di tipo culturale. L’ANPI l’ha inserita nella Presidenza Onoraria insieme ad altre autorevoli personalità come Arrigo Boldrini (il mitico Bulov), Armando Cossutta, Antonio Pizzinato e le medaglie d’oro Meoni e Gina Borellini. Nell'attualità Maria, che abbiamo contattato a margine del Congresso dell'ANPI, si dichiara soddisfatta delle recenti posizioni del Congresso dell’ANPI che ha preso posizione e per le prossime elezioni politiche invitando a votare per il centrosinistra. Maria ne è doppiamente felice perché oltre ai temi generali occorre bocciare questo governo anche sulla questione femminile: “una scelta contro gli attacchi alla 194, i temi della procreazione assistita e le ultime dichiarazioni di Berlusconi sulla scarsa presenza di donne in Parlamento. La nostra presa di posizione come ANPI contro il governo Berlusconi nasce in primo luogo dal fatto che questo non ha messo in pratica i valori della Resistenza e dell’antifascismo ma li ha calpestati, accogliendo nelle sue file persone che inneggiano al fascismo. Di cultura antifascista vi è sempre bisogno”. Ha dichiarato nettamente. “Non credo che il governo Berlusconi avrebbe fermato il provvedimento se non fosse stato inondato da migliaia di firme di indignazione”. Maria si riferisce al tentativo di varare una legge che metteva sullo stesso piano coloro che avevano combattuto per la resistenza e i combattenti della repubblica di Salò. "Il Congresso ha condannato con forza questa ipotesi e penso che la forte protesta attivata dall’ANPI abbia indotto il governo a fermare il provvedimento, nascondendosi dietro la risibile motivazione della mancanza di tempo". E' Laura Polizzi coordinatrice nazionale delle donne, a segnalare con soddisfazione l’alta presenza di delegate (87) di invitate e il un buon numero di interventi. Segnala l’impegno che il congresso ha assunto su due temi importanti: la difesa della Costituzione (l’ANPI ha raccolto migliaia di firme per il referendum) e l’impegno nei prossimi mesi per portare tanti e tante cittadine a votare la modifica dello Statuto che consente alle nuove generazioni iscritte all’ANPI di poter ricoprire gli stessi ruoli di chi ha fatto la Resistenza. E' significativo, infatti, che molti ragazzi e ragazze dai 20 ai 35 anni si siano iscritti in questi anni all’ANPI, segno che vi è consapevolezza dei valori dell’antifascismo. Laura Polizzi era dirigente dei gruppi di difesa della donna a Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Milano. Nel reggiano, durante la Resistenza, è stata vice commissario e, a guerra conclusa, le è stato riconosciuto il grado di Capitano. Anche Aude Pacchioni, partigiana e presidente dell’ANPI provinciale di Modena ha manifestato soddisfazione per come si è svolto il 14° Congresso, sia per il livello di dibattito che vi è stato, ma soprattutto perchè l’associazione, oltre a tenere presenti e ben saldi i temi della memoria, agisce sempre più nell’attualità politica. La scelta di votare Ulivo nasce anche dall’attacco del governo Berlusconi alla Costituzione e al tentativo di indebolire il Parlamento. In provincia di Modena, l’appello a votare Ulivo non sarà soltanto dell’ANPI ma anche della FIAP e dell’ANNPI (associazione nazionale perseguitati politici). Prima di salutare Aude le chiedo un parere sulle dichiarazioni di Berlusconi sulla scarsa presenza di donne in Parlamento. Mi risponde: “sono preoccupata non tanto dalla motivazione data, ma soprattutto dal fatto che non ci si rende conto del deficit di democrazia che la scarsa presenza di donne produce”.
(23 aprile 2006)
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