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Le novità editoriali di novembre 2014 della casa editrice Rupe Mutevole Edizioni

Le novità editoriali di novembre 2014 della casa editrice Rupe Mutevole Edizioni

Eccovi le novità editoriali del mese di novembre 2014

Sabato, 06/12/2014 - Fondata nel 2004, la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni ha avuto modo di espandersi nel settore tematico e geografico.

Sono venti le collane editoriali della casa editrice, venti sono dunque le braccia che accolgono la diversità per condurre oltre i confini territoriali e mentali.

La denominazione delle collane è in linea con la politica della casa editrice, troviamo infatti: “Letteratura di Confine”, “Trasfigurazioni”, “Mappe di una nuova èra”, “Saggi”, “Rivelazioni”, “Poesia”, “Fairie”, “Atlantide”, “Oltre il confine”, “Scritti in scena”, “Sopralerighe”, “Heroides”, “Echi dalla storia”, “Visioni”, “Margini liberi”, “Echi da internet”, “Radici”, “Supernal Armony”.

Eccovi le novità editoriali del mese di novembre 2014:

“Prima dell’Anima” di Paola Froncillo

Oramai tutto era pronto, anche lei anche il suo sguardo organizzato. Sola mancava la sua vera anima, la sua natura entusiasta e volitiva.

Si voltò a guardare per l’ultima volta il frutteto di sua nonna, le viole, che immaginava ancora di quel viola scurissimo, ed avvertiva il velluto dei petali tra le dita come se il ricordo dei suoi dieci anni fosse vivo ancora, ancora più vivo del vissuto. Mentre come una videocamera i suoi occhi coglievano l’essenza dello spazio che la avvolgeva, si accorse che l’albero di amarene non c’era più... eppure lo ricordava proprio in quel punto tra la casa e l’ingresso della scalinata. Le ortensie c’erano, come anche le rose di un rosa pallido ma l’amareno era scomparso.

Così erano scomparsi i ricordi e i profumi delle amarene ed il sapore e la loro consistenza.

Voglio tornare indietro si disse.



“Eppure sento le tue lacrime” di Fabio Angelino

“Sono fermamente convinto che gli sguardi abbiano il potere di smascherare le persone e io non voglio esser smascherato, non voglio mostrare la mia debolezza. Noi esseri umani siamo creature particolari, fatti di carne e ossa, fragili come cristalli.” tratto da Roger

“...vide il bambino cadere con la bicicletta: il padre accorse, aiutando il figlio a rialzarsi. Un piccolo gesto in cui vide una metafora della vita: bisogna essere in grado di rialzarsi da soli, dopo ogni brutta caduta. Però, quando si è aiutati da qualcuno che ci ama, tutto diventa più semplice. Un leggero sorriso comparve sul suo volto invecchiato. Nonostante tutto, non aveva mai smesso di amare immensamente la vita.”

“Amata Voce” di Nicoletta Nuzzo

“Grembo”(Rupe Mutevole 2012, Collana Poesia), le strategie di occultamento dal dolore, nato insieme alla vita, e dalla dispersione sono molteplici (Presente: Quello che mi accade è tanto veloce/che io devo inseguirlo/ma arrivo tardi/e allora ho bisogno di un focolare,/anche un angolo,/anche un breve tratto di stoffa/dove accucciarmi/e fissare qualcosa che mi aiuti a ricordare//). Conquistare se stessi è un’operazione dura e delicata in cui riuscire a guardare il passato richiede cautela e infinita pazienza (Prende tempo: Prende tempo/e poi mi appare quello che accade/lo vedo e lo ricordo/lo vedo e lo dimentico/adesso è solo un piccolo tratto senza confine/che si aggiunge alla lunga spirale che mi avvolge//). E forse le parole sono davvero le impronte attraverso le quali ritrovare la strada di casa per quanto esse nascondano al loro interno una carica di estrema pericolosità: servono a individuarsi, ma al tempo stesso a separarsi (In faccia: se non fossi l’uccellino che sono/poggiato di pena e oblio su zampe filiformi/ti griderei in faccia tutta la mia rabbia/con un solo nome io io io//). Con la separazione giunge la paura, una paura che si nutre dell’informe e dell’indistinto (Spirale: io aspetto/e faccio cose che conosco,/ascolto voci che conosco,/cerco di non spaventarmi/e di trovare gli occhi di questo nulla./Aspetto/e faccio cose mute/come stare davanti al mare/o accarezzare un gatto/). Antonella Giacon



“Riflessi di luce” di Antonella Massa

Intense le parole della poetessa, parole che portano rispetto all’amore e ne comprendono il valore, la forza, l’indissolubilità. Poesie d’abbracci, di sogni e sospiri in un lirismo suggestivo che conquista e che incanta, un’altalena di passione e di battiti del cuore; versi che innalzano al cielo sensazioni d’incanti e riflessi di luce anche dove il buio della notte impera. Emily Dickinson scrisse: “Che l’amore è tutto, ed è tutto ciò che sappiamo dell’amore”: questo Antonella Massa lo ha compreso e con eleganza di idiomi lo sussurra in questo libro. - Dall’introduzione di Marzia Carocci



“Lo stomaco delle farfalle” di Davide Lisi

“Della luce a tratti, quasi avesse il morbo di Parkinson, trapela viscida dalle sbarre che separano la civiltà da tutto quello che di civile si può immaginare. Incontro mostri dalle fattezze fatate e uomini che si distruggono appena possono così da ricomporsi ogni volta secondo puro istinto.

Ancora fradicio, intravedo gli amori ormai evaporati in una coltre di fumo e nebulose moribonde, mi guardano affabili e affamati, non cerco neanche di schivarli, mi arrampico sui loro occhi rossi e per la prima volta in vita mia scopro l’invidia di dio verso di noi. La sua onniscienza nulla può contro il piacere di un ritorno, di una partenza, un vigoroso addio linciato dal buon senso che appartiene solo all’amore.

Amore. Ecco, alla fine si torna sempre a casa.”

Collana Trasfigurazioni in collaborazione con Oubliette Magazine.



“I sentieri dell’anima” di Pietro Pani

Nelle pagine che compongono il volume, Pietro Pani ci guida quasi per mano tra i suoi ricordi, come nella poesia Sarai un attimo eterno (mamma) 8 maggio 2014. Là dove il tempo sembra essere sospeso per celebrare la memoria e l’affetto della persona che l’ha messo al mondo: la mamma, che qui è dolcemente avvolta dal profumo della rosa che il figlio le porge fra i suoi capelli. La mamma, che è la protagonista indiscussa di questo brano, e che non lo abbandonerà mai, poiché vivrà sempre nei ricordi del poeta: «sarai lì, tra un’estate e un inverno, mamma, sarai quell’attimo che diventa eterno». La struttura del libro è particolare e originale, giacché il filo conduttore che unisce le varie poesie è la memoria dell’autore, il quale narra in prima persona le sue emozioni. Così come farebbero i poeti di cui parla nei versi di L’abbraccio stanco della notte, nei quali descrive l’atteggiamento di chi ha l’anima tanto sensibile da avere la necessità di fermare con le parole gli attimi di vita vissuta, lì sui quei fogli che da bianchi si tingono d’inchiostro. L’anima che, tuttavia è: «in subbuglio, perché i poeti sono come le barche che lasciano il porto, pronte a sfidare la tempesta».

Collana Trasfigurazioni in collaborazione con Oubliette Magazine.



“Senso Profondo” di Roberto Colonna

Affetti speciali



che arrivano e poi sparisco



come fuochi d’artificio



luminosi grandi e pieni di colori



si alzano e poi ricadono



affetti speciali sparati via



da un cuore ricucito ormai troppo volte



grande come un cannone



per fare un rumore chiamato amore.







“Viaggio infinito” di Roberto Colonna

mi affanno

piano piano

e cerco di respirare

la tua essenza

d’amore

che mi circonda

la mia anima

così sola

eppure

respiro di te

di questa aria

che intorno a te

forte mi stringe

d’amore respiro

con te

all’infinito.





Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un'e-mail (info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana "Trasfigurazioni" con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it



Written by Alessia Mocci

Addetta stampa (alessia.mocci@hotmail.it)



Info

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

https://www.facebook.com/RupeMutevole



Fonte

http://oubliettemagazine.com/2014/12/02/le-novita-editoriali-di-novembre-2014-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/

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