Giovedi, 19/07/2012 - Si è trattato di una lavoro trasversale ad opera delle sette Consigliere elette nel Consiglio della Regione Marche (Giorgi, Romagnoli, Malaspina, Ciriaci, Ortenzi, Foschi e Giannini) che ha portato all’approvazione, nella seduta di martedì 17 luglio u.s., della proposta di legge n. 184 che integra e modifica le normative regionali in materia di parità.
Sono state modificate de integrate la Legge regionale n. 34/1996 relativamente alle norme per le nomine e designazioni di spettanza della regione e la Legge regionale n. 32/2008 sugl’interventi contro la violenza sulle donne.
La legge, presentata ad Ascoli Piceno il 19 maggio u.s. in occasione del seminario sulla partecipazione sociale, economica e politica delle donne promosso dalla Consigliera di Parità e dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Ascoli Piceno, si propone di rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di una piena parità di genere nella vita sociale, culturale ed economica attraverso un'azione coordinata di politiche settoriali in particolare riferite ai campi dell'istruzione, dell'economia, della sanità, della comunicazione e della formazione, del contrasto alla violenza di genere.
In particolare la Legge introduce nell’ordinamento regionale due strumenti: il Bilancio di Genere e il Piano regionale per la cittadinanza di genere oltre ad imporre un adeguamento del sistema statistico regionale al quale viene richiesto un rapporto annuale sulla situazione economica e lavorativa delle donne.
Relativamente alla rappresentanza la nuova normativa inserisce la rappresentanza di genere negli organi ed organismi di nomina regionale ossia l'obbligo di presentare, per ogni singolo organismo, almeno la candidatura di una donna e di un uomo oltre all’istituzione di una Banca dati dei saperi delle donne con i curricula delle donne con esperienze di carattere scientifico, culturale, artistico, professionale, economico, politico, che lavorano o risiedono nelle Marche.
Sul tema della violenza di genere vengono promossi protocolli di intesa ed operativi tra Enti Pubblici, istituzioni scolastiche forze dell'ordine, realtà associative, associazioni di categoria, per creare un sistema articolato di interventi. Vengono anche introdotti progetti di formazione degli insegnanti volti ad individuare casi di violenza domestica e progetti nelle scuole per valorizzare la cultura del rispetto e della differenza.
Questa una prima breve sintesi della Legge voluta dalle Consigliere della Regione Marche, prima firmataria Paola Giorgi vice presidente dell’Assemblea legislativa, e presentata con una Conferenza Stampa lo scorso 8 marzo.
Sono bastati quattro mesi di lavori, nelle commissioni consiliari e poi in aula, sapientemente coordinati dalle sette Consigliere regionali per giungere ad un risultato ampiamente condiviso dal Consiglio regionale con una larghissima maggioranza.
Si tratta di un ulteriore passo verso una democrazia paritaria e condivisa auspicando una maggiore partecipazione delle donne.
A noi tecnici, adesso, attuare le norme e renderle operative integrandole alle numerose iniziative già messe in campo.
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