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Le leggi migliori per una vera cittadinanza di tutte le europee

Le leggi migliori per una vera cittadinanza di tutte le europee

Unione Europea - Un gruppo di giovani giuriste, sociologhe e psicologhe, rappresentanti sindacali, riunito intorno a Maitre Halimi, ha confrontato le legislazioni dei 27 paesi dell’UE e ha scelto un “bouquet” presentato al Parlamento Europeo da “C

M.Gabriella Guidetti Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2009

In occasione del Convegno del 24 ottobre alla Casa internazionale delle donne* ho avuto occasione di parlare de ”La clause de l’Européenne la plus favorisée” studio, pubblicato nel maggio 2008 da l’Edition des Femmes, e proposta della associazione francese “Choisir la cause des femmes”, fondata nel 1971 da S. De Beauvoir ,Gisèle Halimi ed altre/i. Riassumendo rapidamente si tratta di un bouquet di quattordici leggi che riguardano gli aspetti fondamentali della vita di una donna: scelta di dare la vita, diritto di famiglia, lavoro, politica e lotta alla violenza.

Un gruppo di giovani giuriste, sociologhe e psicologhe,rappresentanti sindacali, riunito intorno a Maitre Halimi, ha ricercato, studiato e confrontato le legislazioni dei 27 paesi dell’UE ed ha scelto le leggi che riteneva migliori* per una vera cittadinanza di tutte le europee. E’ questo bouquet che “Choisir”, decidendo per un’azione di lobbying, ha presentato al Parlamento Europeo ed ha continuato a supportare in tutte le istanze istituzionali fino al colloquio che ha avuto luogo il 27 /28 novembre a Parigi con il patrocinio della PFUE*.

Al colloquio, al quale anche l’Affi ha ritenuto dover essere presente data l’importanza della clausola, hanno partecipato membri del Parlamento e della Commissione europea, rappresentanti del Governo francese, gruppi di femministe da tutta Europa e rappresentanti dei paesi dell’Unione per il Mediterraneo.

Dopo i discorsi della presidente di Choisir, Gisèle Halimi, della vice-presidente della Commissione M.Wallstrom, del Segretario di Stato agli Affari Europei Jean-Pierre Jouyet e della Segretaria di Stato alla Solidarietà Valérie Létard*, c’è stata una breve presentazione della Clausola e del metodo seguito dal gruppo di lavoro. Il resto della mattina ha visto un confronto serrato tra specialisti di diritto comunitario sulla fattibilità giuridica de la Clause.

Una volta accettata dall’UE la clausola è un potente strumento giuridico - come ha dimostrato la vicenda dell’abolizione della pena di morte - che subordina la stessa adesione dei paesi. Essendo le scelte comunitarie più importanti di quelle nazionali non ci sarebbe sussidiarietà che tenga e le

Cittadine finalmente tutte veramente europee potrebbero far valere in tutti gli ambiti le stesse libertà e gli stessi diritti. Come farla recepire dall’UE è discorso più complesso ma, se ci fosse la volontà politica non sono certo i mezzi che mancano, ove non ci fosse si può sempre ricorrere al milione di firme del trattato di Lisbona (art.11, par. 4).

Choisir ha però deciso di cercare di far inserire il suo bouquet nei programmi elettorali dei partiti ed in quello dei candidati alla presidenza della Commissione per la legislatura 2009-2014. Siamo in campagne elettorale e la scelta di Choisir ci appare dirimente. Anche per questo l’AFFI ha deciso di appoggiare il bouquet ed inviterà tutte le parlamentari europee e le nuove candidate ad un incontro alla Casa internazionale delle donne perché assumano l’impegno,nei confronti delle elettrici/ori di sostenere presso la Commissione UE, il cui nuovo Presidente sarà eletto tra i membri del partito che avrà vinto le elezioni, il nostro bel mazzetto legislativo.



1*Convegno promosso dall’Ufficio d’Informazione del Parlamento Europeo in Italia e dall’associazione “il paese delle donne” con il patrocinio dellAssessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma e dalla Casa internazionale delle donne.

2*il lavoro è stato portato avanti in un continuo contatto con la rete delle referenti dei vari paesi europei, di norma una rappresentante del governo ed una femminista.

3*Presidenza Francese dell’Unione Europea

4*I discorsi si possono trovare sul sito di Choisir





Il Bouquet.



1) Scegliere di dare la vita:

- educazione sessuale: Danimarca- per l'educazione alla sessualità fin dalla scuola elementare per i centri di pianificazione familiare incaricati anche di un sito internet che fornisca informazioni didattiche al personale incaricato.

-contraccezione: Paesi Bassi - per l'accesso diretto, libero e gratuito alla contraccezione. Lo stato assicura l'informazione, la disponibilità e la gratuità per le donne adulte e le minorenni.

-aborto: Svezia - per il rispetto dell'autodeterminazione della donna nel disporre del proprio corpo. Il limite legale è di 18 settimane (è richiesto un limite minimo di 12). La pillola abortiva è autorizzata e rimborsata.



2) La famiglia: porto o trappola per le donne?

-matrimonio: Austria- per la preminenza data al matrimonio civile. Aggiungendo la legge spagnola per il matrimonio omosessuale.

-divorzio: Spagna - ottenimento del divorzio non subordinato ad una causa o ad un periodo di riflessione. Obbligo degli alimenti.

-contratti d'unione civile: Belgio-aperti agli etero e agli omosessuali e garanti di elevati diritti.

-congedi parentali: Svezia - per l'alto livello di remunerazione, la parte di congedi riservata ai padri, se non utilizzata si perde.

-autorità parentale: Estonia- stabilisce l'autorità a partire dal vincolo di filiazione (a meno che sia dannoso per la bimba/o). Esercizio congiunto in caso di separazione. In più attribuzione giuridica dell'autorità ad uno dei genitori ed al suo congiunto o concubino qualunque sia il suo orientamento sessuale (Belgio).



3) Violenza

-violeza coniugale: Spagna- legge integrale contro la violenza di genere: lotta contro gli stereotipi a scuola; misure di protezione d'urgenza e centri di accoglienza per le vittime; formazione degli interlocutori dei

servizi pubblici; tribunali specializzati.

-stupro: Francia- definizione della violenza come crimine; processo a porte chiuse su richiesta della vittima; possibilità per le associazioni di costituirsi parte civile; in aggiunta l'approccio pluridisciplinare della

legge spagnola.

-prostituzione: Svezia- per l'abolizione di fatto della prostituzione; la penalizzazione del cliente; l'impunità accordata alle prostitute; creazione di centri di accoglienza con attenzione particolare alle vittime della tratta; per le campagne di informazione effettuate dai media in relazione a vari ministeri (Salute, Interni etc.)

-molestia:Lituania- per le disposizioni presenti sia nel codice del lavoro che nella legge sulla parità tra uomo e donna.



4) Lavoro-Francia- per il codice del lavoro che riprende le maggiori conquiste sociali e per il suo regime pensionistico fondato sulla logica della solidarietà.



5) Politica: Belgio- per l'iscrizione della parità nella costituzione,comprendendo quella nel Consiglio dei Ministri e nei governi delle regioni e comuni; per il dispositivo che impone la parità assoluta e delle quote in tutte le elezioni e l'irricevibilità delle liste non conformi alla legge.



(13 gennaio 2009)

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