Politica/ Florence Aubenas - “I sequestratori di Florence Aubenas, sarebbero ex agenti dei servizi di sicurezza di Saddam del Mukhabarat” afferma il ministro dei Diritti umani iracheno, Bakhtiar Amin
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2005
Florence Aubenas e Hussein Hanoun al Saadi, sono ancora ostaggi nelle mani dei rapitori in Iraq dal 5 gennaio scorso.
Il quotidiano Libération, di cui Florence è inviata, ha moltiplicato le iniziative per chiedere il suo rilascio e quello del suo interprete iracheno Hussein. Sul sito dedicato, Liberation-Aubenas , oltre ad una selezione di articoli in francese e in arabo, sono apparsi 11 spot radiofonici in francese e 4 in arabo di altrettanti appelli per la loro liberazione: per Hussein parlano giornalisti di Libération, mentre per Florence parlano intellettuali, militanti ed esponenti di associazioni del mondo arabo musulmano.
Gli spot in arabo sono registrati con la voce di Mohammed Al-Joundi, interprete di Christian Chesnot et Georges Malbrunot, i due giornalisti francesi rapiti e poi rilasciati in Iraq.
“Florence, tu non hai solo una sorella, ma ne hai milioni” ha detto Sylvie, sorella maggiore di Florence, durante la cerimonia dello scorso otto marzo a cui hanno preso parte il presidente dell’Ima Yves Guéna, Serge July, direttore di Libération, Simone Veil, membro del Consiglio costituzionale, Carmen Castillo, scrittrice cilena ed ex detenuta nei carceri di Pinochet e l’algerina Yamina Benguigui.
Isabelle Adjani ha letto per l’occasione un messaggio di solidarietà di Leila Shahid , la portavoce palestinese in Francia.
Secondo il ministro dei Diritti umani iracheno, Bakhtiar Amin, i sequestratori di Florence Aubenas, sarebbero ex agenti dei servizi di sicurezza di Saddam del Mukhabarat ''che hanno mantenuto dei contatti in Francia'': ''Le informazioni in nostro possesso dicono che associazioni di anziani saddamisti si stanno riorganizzando in Francia come in altri Paesi occidentali. Didier Julia è uno dei lobbisti pro Saddam, ma in Francia i partigiani dell'ex dittatore possono contare su numerosi altri appoggi politici'', ha denunciato Amin, un giurista curdo che ha abitato per anni a Parigi.
''E' possibile interrogarsi sulle motivazioni di questi ex saddamisti, nel momento in cui le autorità francesi cominciano a cambiar posizione sull'Iraq, prendendo atto del successo delle elezioni, e nel momento in cui c'è un riavvicinamento francoamericano sull'insieme dei dossier mediorientali'', ha precisato Amin, secondo quanto viene riportato oggi su Liberation, ricordando che ''le filiere islamiste e quelle saddamiste sono differenti, ma cooperano sempre più strettamente, anche all'estero'' e sottolineando che fra gli stranieri arrestati in Iraq con l'accusa d'aver combattuto al fianco degli islamisti ci sono anche tre francesi oltre a 57 sauditi, 66 egiziani e 60 siriani. (Fonte: Adn Kronos)
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