Le donne nel cinema d'animazione di Matilde Tortora
Sono mostrati excursus storici in varie epoche e cinematografie fino all’oggi, dove le donne campeggiano per originalità, autorialità, in numero decisamente ampio rispetto all’esiguo numero delle pioniere
L’input lo dobbiamo a Simona Gesmundo, giovane studiosa d’intelligenza artificiale e di cinema, la quale purtroppo non è più, di avviare, a partire dalle pioniere, excursus storici in varie epoche e varie cinematografie fino all’oggi, dove le donne campeggiano per originalità, autorialità, in numero decisamente ampio rispetto all’esiguo numero delle pioniere, rispetto alle grandi autrici dei decenni passati e rispetto alle donne che da sempre in gran numero sono state occupate in mansioni minori, di inchiostatrici, di coloritrici, di scompositrici, e di vere e proprio “macchine elettriche” per la perforazione, nell'animazione.
Il volume “Le donne nel cinema d’animazione”, da me curato e pubblicato recentemente da Tunuè Editori, rileva quanto il cinema d’animazione deve al talento, alla creatività e all’impegno delle donne: tutti i mestieri dell’animazione vengono declinati interamente al femminile, in una prestigiosa antologia di contributi incentrati sulle artiste e professioniste del cinema d’animazione internazionale del passato e del presente, con testi di autorevoli studiosi di varie nazioni, che analizzano varie epoche e le varie cinematografie, fino ad arrivare all’oggi.
Un libro corredato di foto e documenti provenienti da importanti archivi, tra cui quelli di due grandi padri fondatori dell’animazione italiana, Gibba e Paolo Di Girolamo che consentono, per la prima volta, di vedere le compagne che condivisero a vario titoli il loro lavoro d’animazione, le inchiostatrici, le coloritrici, le scompositrici, le caporeparto, le sceneggiatrici, le animatrici, le registe, che con loro hanno lavorato a film animati che sono parte oramai della storia d’animazione, nonché dei “Carosello”e delle sigle animate televisive o di film.
Dal Canada due autorevoli studiosi, Marcel Jean e Julie Roy hanno contribuito con importanti testi e il National Film Board ha permesso per essi di pubblicare le foto di grandi autrici e immagini dei loro film del passato e di oggi.
Importanti immagini, di cui alcune inedite, ci sono pervenute dall’Archivio della famiglia Indelli/de Roubaix, grazie a Patricia de Roubaix, nipote di Leontina Mimma Indelli, la grande pioniere di origine italiana di cui qui racconta Yves Josso, il suo maggior biografo. Massimo Becattini, scrivendo de La rosa di Bagdad mostra immagini e foto d’archivio da lui riscoperte delle donne che furono impegnate nella lavorazione di questo film, Mario Verger ripercorre la storia delle donne impegnate nell’animazione italiana e le commistioni frequenti tra sperimentazione e cinema d’animazione, Andrea Fontana e Davide Tarò tracciano per la prima volta un quadro esaustivo delle animatrici giapponesi e Nunziante Valoroso si occupa delle donne che hanno contribuito a fare grandi i film con Walt Disney, in primis Mary Blair, ma anche di Oriana Fallaci che in un’intervista rese un grande omaggio a Walt Disney e al cinema d’animazione.
Tre grandi conclamati autrici dell’animazione mondiale, Regina Pessoa (Portogallo), Ursula Ferrara (Italia) e Signe Baumane (Lettonia/USA), hanno partecipato al libro, disegnando per esso delle opere originali. Del libro, infatti, sono state fatte due edizioni: una che reca in copertina un disegno originale creato appositamente da Regina Pessoa, una con un disegno originale creato pure esso appositamente da Signe Baumane, per dire, a cominciare dalla/le copertina/e, la ricchezza, la complessità, la bellezza delle opere delle donne nel cinema d’animazione.
Ursula Ferrara ha creato con disegni originali un racconto in immagini su “alcuni inconsapevoli maestri della mia tutta speciale passione per il cinema di animazione”: un incanto di petite histoire, di ironia, di disegni, di colori, di arte, che è inserito al centro (o cuore, che dir si voglia) del libro
A Simona Gesmundo è oggi intitolato un importante Premio Internazionale di Corti d’animazione e una Scuola Comunale a Napoli. www.premiosimonagesmundo.com
Nel 2009 il Presidente della Repubblica ha attribuito la medaglia d’oro (alla memoria) a Simona Gesmundo, benemerita della Cultura e dell’arte.
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