Venerdi, 06/05/2011 - Il mondo sta rapidamente cambiando e in peggio. Non lo vediamo? E restiamo zitte?
Assistiamo a una serie di orribili cambiamenti che avvengono su piani diversi e in maniera accelerata: le Radiazioni contaminano oceani, aria e suolo; Madre Terra urla a Haiti, in Nuova Zelanda e in Giappone poiché non abbiamo ascoltato il suo grido a New Orleans e in Thailandia; le Donne sono schiacciate sotto un pesante fardello; Uomini e bambini migrano in cerca di sopravvivenza e speranza; i Combattenti per la libertà sono sgozzati e perseguitati; le risorse di Madre Natura vengono sfruttate senza fine; i Tesori e la
Sapienza dei popoli indigeni sono saccheggiati per il profitto delle grandi corporazioni; pochi esercitano il
potere su molti; il Fascismo sta espandendosi come un fuoco sfuggito al controllo; guerre inutili quanto
interminabili divampano in varie parti del globo; molti sono i fedeli della religione del Dollaro onnipotente;
siamo stati/e condotti/e sull’orlo del precipizio da una malattia chiamata Patriarcato Capitalista.
Noi umani abbiamo ferito Madre Natura in molti modi. Gli umani hanno alterato l’equilibrio naturale, insozzato la terra e l’acqua, violato il corpo e la dignità di donne, bambini, lavoratori e popoli indigeni.
E’ venuto il momento di fermare questa follia: sono pronte altre strade da percorrere!
Noi donne del mondo prenderemo le piazze il 17 giugno, a mezzogiorno, al grido di “Basta con la distruzione! Basta con l’energia nucleare! La Guerra non è la nostra lingua! Non tolleriamo più la violenza contro la Natura e l’umanità!”
La Vita è preziosa! La Natura è preziosa! Una società di pace è possibile e OGGI le diamo inizio!
Noi che siamo madri e figlie di madri appoggiamo l’economia del dono che pratichiamo da sempre, i valori
materni della cura, del nutrimento, della responsabilità, della costruzione della pace e della condivisione, praticati da tutte le comunità indigene e matriarcali che vivono in armonia con Madre Terra.
Chiamiamo tutte le Nazioni a deporre le armi, a smantellare gli insediamenti nucleari, a porre fine alla
distruzione della natura. E a ripulire l’acqua, il suolo e l’aria ADESSO!
Il 17 giugno 2011 a mezzogiorno le donne sono chiamate a raccogliersi e a restare in silenzio per un’ora nei
centri delle loro città, lungo le strade principali, nei paesi e nei punti d’incontro, ad alzarsi in piedi nei
campi e nei posti di lavoro.
Tutti gli alleati delle donne, la loro progenie - uomini, ragazzi e ragazze- sono invitati a unirsi loro!
MANIFESTA
Noi, donne del mondo, che siamo madri e abbiamo madri, proclamiamo che:
I valori che formuliamo qui di seguito sono i valori materni che stanno alla base delle società matriarcali sparse nel mondo: prendersi cura, nutrire, essere orientate ai bisogni, al dono, al mantenimento della pace, all’uguaglianza tra i generi, al rispetto per tutte le creature viventi, alla sacralità di nostra Madre Terra.
1. La vita è preziosa. Le donne sono preziose e devono essere onorate e rispettate. Ogni bambina ha il diritto di ricevere istruzione. I bambini, gli animali e la vita delle piante sono preziosi. Non è più tollerabile uccidere,
ridurre in schiavitù, stuprare o torturare gli esseri umani e infliggere torture agli animali e alle piante da parte di qualsiasi individuo, comunità, stato, esercito, società o paese. Ogni forma di uccisione deve fermarsi.
2. Dichiariamo il nostro impegno per rovesciare ogni struttura sistemica di violenza, di forza, di oppressione e di mettere al loro posto rispetto, libertà, sicurezza e amore.
3. Madre Terra è preziosa. Riversare sostanze chimiche tossiche o radioattive nell’ambiente non è più tollerabile. Chi viola questa regola dovrà pulire la sporcizia che ha prodotto.
4. L’oceano è il grembo di ogni forma di vita. E’ in corso l’uccisione dell’acqua attraverso l’acidificazione provocata dal Co2, dagli scarichi chimici, dai rifiuti galleggianti e, nel presente, attraverso alte dosi di radiazioni. Chiediamo che gli oceani, e tutte le forme di vita in essi viventi, siano protetti da ogni ulteriore inquinamento e devastazione.
5. A partire da adesso, facciamo appello a tutte le nazioni perché si facciano carico delle proprie scorie nucleari e ricalcolino i propri bisogni energetici basandoli su risorse rinnovabili non tossiche e su una drastica riduzione del consumismo di energia. E’ urgente proteggere le foreste, i fiumi, le montagne e rispettare i diritti dei popoli indigeni nelle loro terre d’origine.
6. Madre Terra condivide con noi liberamente le sue risorse. Quelle e quelli tra di noi che vivono nell’abbondanza, cominceranno a condividerla con quanti e quante hanno di meno. Il consumismo deve essere superato.
7. Riconosciamo il valore di ogni lavoro fisico e chiediamo a tutti/e di dare la paga giusta per ogni lavoro e paga uguale per lavoro uguale. Riconosciamo il valore di ogni lavoro non pagato, specialmente di quello delle madri. Chiediamo mezzi di sussistenza sicuri per tutti/e, al di là del compenso monetario.
8. Confermiamo che è un’offesa contro l’umanità e una minaccia per Madre Terra interferire con le normali funzioni del sistema planetario, sia a uso civile che militare, come nel caso dell’ inquinamento nucleare, dell’ingegneria ambientale e genetica. In particolare, ci opponiamo ai tentativi dell’ingegneria ambientale di manipolare la circolazione naturale nell’atmosfera (ionosfera) o all’interno della terra (rotazione), che costituiscono un rischio per l’intera biosfera. Chiediamo un dibattito pubblico generale su tali progetti; non la segretezza.
9. Assegneremo una Medaglia d’Onore Matriarcale, il massimo riconoscimento del pianeta, agli individui o ai gruppi che, nel corso di ogni anno, apporteranno i cambiamenti sociali più positivi, secondo la scelta operata dal nostro consesso di matriarche.
10. La cultura create dalle donne è preziosa. Noi rispettiamo la diversità delle culture, specialmente di quelle dei popoli matriarcali esistenti sul pianeta. Ci opponiamo alla distruzione dei loro antichi modelli di società e di cultura egualitaria, che sono in grado di fornirci eccellenti esempi di società in equilibrio e volutamente pacifiche. Rispettiamo l’eredità spirituale che ci arriva dalle società matriarcali del passato e ciò che hanno da insegnarci sull’interconnessione di tutta la vita sul pianeta e nell’universo.
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