Giovedi, 16/05/2013 - L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria chiede al Presidente del Consiglio la composizione paritaria del gruppo che sembra, sarà incaricato di predisporre le proposte di riforme. Prime tra queste, per urgenza e importanza, le modifiche del sistema elettorale. Le associazioni, i gruppi e movimenti firmatari dell’Accordo, a prescindere dalla validità dell’iter ipotizzato, che deve comunque garantire il ruolo primario del Parlamento, si rivolgono al Presidente Letta affinché, se si dovesse giungere alla nomina di esperti, sia assicurata la presenza di donne competenti, in numero pari a quello degli uomini. Oltre che in contrasto con i principi costituzionali, non sarebbe accettabile una decisione del Governo che, trascurando l’importanza della forza innovatrice delle donne, non si avvalga delle tante esperte che dedicano la propria attività professionale ai temi che saranno all’attenzione del gruppo che dovrebbe essere incaricato di elaborare le proposte che il Parlamento dovrà esaminare.
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