Fino al 31 dicembre a Vercelli è aperta al pubblico l'esposizione a cura di Roberta Basano e Elena Boux, ideata quale dialogo con foto di set e ritratti di Silvana Mangano
Una parte del percorso propone immagini di mondine ritratte dai fotografi dell’agenzia vercellese Fotocronisti Baita: affreschi delle risaie e di giovani donne al lavoro che posano orgogliose davanti all’obiettivo. Le immagini dialogano con le foto di set del film e con i ritratti della mondina per eccellenza del grande schermo, interpretata da Silvana Mangano. A trasformare la giovane Miss Roma in Diva contribuì il servizio del ritrattista torinese Elirio Invernizzi, commissionato dalla casa di produzione Lux Film, fatto di primi piani dagli audaci tagli dell’inquadratura, così lontani dalle comuni foto promozionali.
Le stampe delle fotografie e della sceneggiatura di Riso amaro provengono dagli originali conservati presso la Fototeca e l’Archivio Storico del Museo Nazionale del Cinema. Le stampe delle fotografie storiche delle mondine sono tratte dagli originali conservati presso l’Archivio Fotografico Luciano Giachetti – Fotocronisti Baita (Città di Vercelli – Istorbive).
La mostra, a ingresso libero,è stata inaugurata in occasione dell’apertura di Risò – Festival Internazionale del Riso, evento che riunisce eccellenze e culture legate al cereale bianco in tutto il mondo.
Le foto pubblicate a corredo sono di Elirio Invernizzi, servizio realizzato durante le riprese del film Riso amaro (Giuseppe De Santis, 1949)_Collezione Museo Nazionale del Cinema, Torino
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