Domenica, 31/08/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2014
Ancora una volta la Fondazione Cerratelli celebra la donna, musa ispiratrice e protagonista delle opere liriche del maestro Puccini attraverso i costumi di scena che hanno vestito le più importanti e celebri contanti del '900. La donna che è sempre motore e protagonista delle storie Pucciniane da Turandot a Bohème, da Suor Angelica a Madama Butterfly in questa mostra che si inaugura il 5 settembre presso la fondazione Cerratelli a San Giuliano Terme (Pisa) è emblema del grande legame d'amore che le unisce al maestro Puccini e che le ha pensate e create, tutto questo attraverso il costume, video inediti, voci liriche e materiali provenienti da grandi archivi come il Teatro alla Scala e Ricordi di Milano. Tutte le opere del maestro Puccini hanno come fil rouge l'amore che diviene perfino sacrificio estremo ma che rende la vita delle protagoniste piena di fermento e traboccante di emozioni che giungono allo spettatore che siede in platea come un fiume in piena. Inevitabilmente si viene rapiti e coinvolti nella storia tanto da versare lacrime di commozione.
Quel solito amore che trabocca dalla musica di Puccini anima tutti gli artigiani d'arte che lavorano per mettere inscena le sue opere. È l'amore e la passione che anima la vita di chi ha deciso di donare al mondo la bellezza e la Fondazione Cerratelli fa proprio questo, senza risparmiarsi, senza timore con la certezza nel cuore che solo il bello premia! Solo il bello ci salverà! Solo il bello ci farà vivere ancora!
Costruire il bello è fatica, perché pretende la difesa tenace dei tuoi pensieri, costruire il bello è dedizione, perché vuole ogni minuto del tuo tempo, costruire il bello è una scelta di vita perché è una vera e propria vocazione.
Oggi abbiamo bisogno di persone che per vocazione vogliono edificare il bello, nel teatro, nel cinema, nell'architettura e in ogni mestiere d'arte che contraddistingue il nostro paese da tutti gli altri, serve un vero e proprio esercito di costruttori del bello e un esercito di difensori che proteggono e tifano per il nostro il nostro patrimonio d'arte preziosissimo. Dobbiamo amare il bello, come solo le donne di Puccini sanno fare!
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