Login Registrati
Le cose che restano

Le cose che restano

Fiction - 'Le donne in questa serie sono probabilmente i personaggi di maggior coraggio, che fanno scelte spesso difficili ma di autenticità, assumendone le conseguenze'

Colla Elisabetta Lunedi, 07/02/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2011

Buon successo per la fiction Le cose che restano, titolo decisamente evocativo, del regista Gianluca Maria Tavarelli, scritta da Sandro Petraglia e Stefano Rulli con un cast di tutto rispetto, in cui spiccano le brave interpreti femminili (Daniela Giordano, Ennio Fantastichini, Paola Cortellesi, Claudio Santamaria, Lorenzo Balducci, Alessandro Sperduti Antonia Liskova, Leïla Bekhti, Farida Rahouadj, Francesco Sanna, Vincenzo Amato). È la storia di una famiglia benestante che, a causa della scomparsa improvvisa del figlio più giovane, conoscerà la diaspora degli affetti e lo svuotamento della grande casa d’origine, finché tutto ritornerà ad avere senso con l’accoglienza di nuove esistenze e con la contaminazione da altri mondi (come accade con Alina e Shaba, madre e figlia che si ritrovano in Italia dopo esperienze di povertà e degrado). La trama è disegnata dagli sceneggiatori con uno sguardo moderno e di apertura a temi importanti: la ribellione agli schemi sociali precostituiti, gli stranieri, l’omosessualità, le scelte femminili. I personaggi incarnano problematiche e tipologie esistenti in ogni famiglia, con un occhio vigile al senso di responsabilità collettivo che deve muoverci tutti. “Le donne in questa serie – affermano gli autori – sono probabilmente i personaggi di maggior coraggio, che fanno scelte spesso difficili ma di autenticità, assumendone le conseguenze”.



(7 febbraio 2011)

 

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®