Le copertine di NOIDONNE e il dibattito intergenerazionale sulle lotte per i diritti

Sala affollata all’iniziativa promossa dal Coordinamento donne Spi Cgil di Correggio e di Fabbrico il 19 marzo presso il Teatro Pedrazzoli di Fabbrico, iniziativa patrocinata dal Comune. Al centro la mostra “Noi Donne: una lunga storia dalle edizioni clandestine al 1970” costruita con le copertine uscite in occasione dell’8 marzo e la proiezione di un filmato costruito con interviste a tre donne protagoniste di vicende e passaggi sociali, economici e politici del territorio di Fabbrico.

La mostra su NOIDONNE inaugurata lo scorso anno a Correggio ha trovato qui un altro passaggio e una bella occasione di valorizzazione. “Il documentario, prodotto da Andrea Foroni, Simone Gennari e Radiofrequenza19, fa parte - come ha sottolineato Laura Bartoli- di un progetto dello Spi Cgil ‘La memoria che ci lega’ che vuole restituire ai territori l’importanza di percorsi di donne che hanno segnato la vita sociale e sindacale, di lotte femminili per i diritti”.

A coordinare il dibattito Anna Aldrovandi segretaria dello Spi Cgil di Fabbrico.

Grande interesse ha suscitato il racconto fatto da Costanza Fanelli, responsabile dell’Archivio NOIDONNE, del lungo e impegnativo lavoro portato avanti da anni per salvaguardare e promuovere l’Archivio, prima tutelando il grande patrimonio cartaceo e fotografico e poi avviando il percorso di digitalizzazione della collezione giornalistica, creando una piattaforma aperta di lettura e consultazione.

Protagoniste del filmato che è stato proiettato durante l’incontro sono tre donne di Fabbrico: Marisa Davolio Marani, Duna Ferretti, Giuliana Guaitolini che in modo diretto e forte hanno parlato dei loro percorsi di emancipazione faticosa, di lotte importanti per loro e per le altre donne del loro territorio, di cambiamenti prodotti grazie a sacrifici e impegno di donne come loro. Passaggi, esperienze, condizioni e lotte che non a caso trovano un rispecchiamento in tante pagine del giornale Noi Donne nel corso degli anni.

Il lavoro a domicilio che nel territorio di Reggio Emilia era presente in ogni casa, le prime lotte per la parità in fabbriche maschili, l’impegno delle organizzazioni delle donne per i servizi, le grandi difficoltà di affermarsi anche in terre “progressiste” come protagoniste libere ed autonome di scelte private e pubbliche.

Dopo la proiezione lo Spi Cgil ha organizzato un bellissimo e interessante confronto in diretta tra queste tre donne protagoniste in anni complessi e difficili e tre giovani donne: Rossella Parmiggiani, Nadia de Sario, Simona Paltrinieri. Una formula che ha consentito un vero dialogo intergenerazionale facendo emergere un grande interesse delle giovani a conoscere cosa c’è stato prima di loro, di comparare le proprie esperienze con quelle di donne che hanno gettato le basi di diritti e condizioni di autonomie dati spesso per scontati. un dialogo spesso vivace perché sincero tra donne.