Martedi, 11/08/2015 - Le 1000 e oltre sfumature della scuola italiana
Parte fra incertezze, polemiche e profonde delusioni il nuovo anno scolastico fra mille interrogativi che attanagliano gli insegnanti di tutti gli ordini di scuola. Al centro di questo parossismo vi è la nuova riforma del governo Renzi a firma della ministra Stefania Giannini, la cosiddetta leggen.107/15 e a nulla sono valsi le proteste e i flash mob che per mesi hanno messo in subbuglio il comparto scuola. Tanti sono i punti che preoccupano i docenti, uno fra tanti il cosiddetto “ambito territoriale”, cioè i docenti dovranno scegliere almeno cinque province e l’assunzione scatterà se ci sarà la cattedra nella provincia selezionata. Se si sbaglia provincia…si è fuori. A queste condizioni non si potrà più uscire dall’essere precario a vita perché la stessa sorte toccherà a chi chiederà trasferimento o risulterà essere soprannumerario, tutti entreranno negli albi territoriali Quello che si spera è che non sia alla fine, una riforma alla buona quella che si figurerà nei prossimi anni. Di certo è che non esiste più il posto fisso, ma una mobilità continua che rende incerto e immobile il proprio futuro e quello dei propri cari. Una linea, quella adottata dal governo Renzi, comunque fortemente autocratica che non ha permesso il confronto con le mille voci del popolo al grido “No alla riforma Scuola”. Dott.ssa Graziella Fortuna
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