Libri - Il libro di Cristina Melchiorri 'Istruzioni per ragazze smart' (ed Fausto Lupetti)
Giovedi, 03/12/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2015
Un libro è dedicato alle ragazze “smart”, ragazze di tutte le età che vogliono realizzare pienamente se stesse nella vita personale e nel lavoro. Possono leggerlo con qualche utilità anche gli uomini, è ovvio, ma molti suggerimenti sono proprio per noi donne. Perché? È più difficile per una donna affermarsi sul lavoro e raggiungere ruoli di primaria responsabilità. “Fare carriera”, si diceva lo scorso millennio. Deve essere brava, molto brava, spesso più brava dei colleghi uomini. E deve volerlo con molta determinazione. In fondo, cos’è il lavoro? Moltissimo! Se lo viviamo intensamente, ma anche se lo subiamo come necessità, il lavoro è parte rilevante della nostra vita. Quando non c’è ancora e quando non c’è più. E allora, perché non guardare meglio le regole del gioco, i comportamenti agiti da noi e percepiti dagli altri, i valori e i tranelli della vita lavorativa, e quelli che stanno dentro di noi e che portano o non portano le donne ad essere ai vertici? Le riflessioni e i consigli pratici contenuti nel libro di Cristina Melchiorri sono, in “pillole”, il frutto di studi, di dibattiti, di ricerche e di esperienze di vita vissuta. La seconda parte del volume deriva dalle esperienze, domande e risposte tratte dalla rubrica “Strategie private” pubblicate nel mensile NOIDONNE. Oggi ci troviamo di fronte a generazioni di giovani che, formati da una scuola ancora 1.0, hanno un dna permeato dal web, un nuovo proletariato informato e interconnesso, che ha cambiato radicalmente il proprio rapporto fra lavoro, tempo libero e denaro, rispetto alla generazione precedente, la nostra, che comunque governa ancora il mondo. Ma quanto contano per le aziende, oggi, gli anni di esperienza, le conoscenze e le competenze possedute dalle candidate e dai candidati? Sempre meno. E quanto la capacità personale e la velocità a capire e risolvere i problemi, di comunicare in modo efficace, di pensare per obiettivi e non per compiti, di essere proattivi, di saper entrare in feeling con gli altri? Sempre di più. E quanto conta l’energia personale, lo spirito di iniziativa, la fiducia nella propria capacità di raggiungere gli obiettivi per cui operiamo? Moltissimo. Ma c’è ancora nel mondo del lavoro di oggi una significativa differenza tra donne e uomini con pari titolo di studio e pari esperienza nell’entrare in azienda e nell’arrivare ai vertici? Si, troppa. È necessario cambiare alcune “regole” attuali, perché sono carenti e a volte ingiuste. Ma le regole si possono cambiare solo da una posizione di potere. Più donne varcheranno la soglia del comando nel mondo del lavoro, nella politica, nelle istituzioni, nella finanza e nella informazione, più facile sarà cambiare le regole che ci governano.
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