Login Registrati
Lavanda, profumata e preziosa. Fare impresa tra storia e leggenda

Lavanda, profumata e preziosa. Fare impresa tra storia e leggenda

Donatella Manetti, imprenditrice agricola, ci racconta la sua impresa agricola e le proprietà della lavanda. Una bella pianta dalle molteplici proprietà

Martedi, 26/08/2014 - “Fare l’imprenditrice agricola, prima di tutto, significa essere felici e vivere nel rispetto di se stessi, delle nostre aspirazioni e al tempo stesso nel rispetto dell’ambiente e del territorio”. Anche questo è business e a spiegarci questo bel modo di fare impresa agricola è Donatella Manetti, che abbiamo raggiunto sulle discrete e gentili colline del Conero, tra Ancona e Jesi. “La scelta della lavanda è venuta naturalmente così come la filiera corta: tutto in funzione del rispetto di quanto ci circonda. La lavanda è una pianta ‘rustica’ che rende il terreno più stabile e che lo disegna, contribuendo a dare al territorio una sua fisionomia”. Donatella ha un passato di lavoro nell’alta moda ma dal 2004 ha scelto di privilegiare gli affetti e la famiglia, trasferendosi a Offagna e avviando con il marito una azienda - il Podere Poggio alle Querce a Offagna, aderente a Donne in Campo di CIA - che produce anche ottimo vino. La lavorazione della lavanda richiede attenzioni e competenze specifiche: la piena fioritura c’è una volta all’anno e la raccolta deve avvenire in assenza di sole, quindi all’alba o al tramonto. “Raccogliamo a mano alla fine del ciclo della fioritura, quando le api non vanno più sul fiore: la Lavandula Angustifolia tra giugno e i primi di luglio, la “Lavandula X Intermedia” a fine luglio. L’essiccazione richiede qualche giorno , poi i piccoli mazzi si ripongono nella carta. Per la produzione dell’olio essenziale la lavanda, appena raccolta, va velocemente a distillazione”. Tra i prodotti raccolti negli scaffali del laboratorio polifunzionale il colore predominante è il viola, che accompagna con fiocchi e veli saponi liquidi e in scaglie, saponette di diverse forme, bottigline con olio essenziale, Idrolato di Lavanda, fiori essiccati e raccolti in piccoli cuscini all’uncinetto per profumare la biancheria e gli armadi. Donatella ci conduce alla scoperta delle proprietà, non sempre tutte note, della lavanda. “l’idrolato è un prodotto di nicchia, per amatori, perché non è lavorato in modo industriale. È semplicemente il vapor acqueo generato dalla distillazione della lavanda e non subisce nessuna lavorazione o aggiunta. Conserva i principi attivi della lavanda ed è quindi un antisettico e ha un’azione lenitiva. Quindi può esser usato al posto di detersivi più aggressivi per pulire il bagno o i pavimenti, oppure al posto dell’acqua distillata nel ferro da stiro. Va bene anche passato sul pelo e sulle zampe degli animali domestici. Ottimo nella cosmesi: è un efficace dopobarda per chi non ama i prodotti alcolici ed ha un’azione rinfrescante dopo le depilazioni oppure quando siamo accaldate. Da provare assolutamente la sera per detergere la pelle e come momento rilassante: si poggia sul viso una tela o dell’ovatta cospargendolo di idrolato. Una seduta di 10 minuti fa bene alla pelle, rilassa e il beneficio è assicurato anche per la psiche!”. La lavanda si usa anche in cucina: prova ne sono le profumate ciambelle che Donatella offre ai suoi ospiti e la cui produzione è affidata alla sapienza artigiana locale. Non meno affascinante è il racconto delle leggende e delle tradizioni cresciute intorno a questa pianta mediterranea. “La lavanda è una pianta molto antica e il suo mito è legato alla fertilità e al buon auspicio - continua Donatella -. Nel bacino del mediterraneo è usata dalle donne per prevenire le violenze e le liti in famiglia per i suoi effetti rilassanti”. Nel sito www.lalavandadidonatella.it molte le  informazioni e notizie su una pianta che “per i Greci ed i Romani rappresentava l’essenza favorita per il bagno, motivo da cui ha tratto il suo nome botanico, dal latino’lavare’”. Il fascino della tradizione si coniuga ai più moderni impieghi nell’azienda e nei prodotti che Donatella Manetti realizza e commercializza. Vedere (e annusare) per credere!

L’AZIENDA (Podere Poggio alle Querce, Offagna)

Nell’azienda tutte le coltivazioni sono gestite con i principi del basso impatto ambientale, le cultivar scelte nelle varie coltivazioni dell’azienda sono locali ed autoctone. Il ciclo produttivo prevede una filiera integrata, realizzando in azienda un laboratorio polifunzionale per la trasformazione dei prodotti. I prodotti sono venduti: direttamente in azienda (dove c’è un piccolo punto vendita e dove si può osservare da vicino l’intero ciclo di trasformazione della materia prima); ai mercati contadini di piazza o tramite negozi specializzati nella vendita di prodotti tipici; on line.



Galleria fotografica: http://www.noidonne.org/fotogallery-dettaglio.php?ID=0108


 


TUTTO SULLA LAVANDULA OFFICINALIS

Informazioni fornite da Donatella Manetti

Altri nomi comuni regionali: NARDO, SPICA, SPIGO,SPIGO NARDO, SPIGO DI SAN GIOVANNI


LE PROPRIETA' MEDICAMENTOSE

Come in molti casi analoghi più autori nel corso del tempo hanno fatto a gara per attribuire alle tisane, infusioni, decotti ed essenze di Lavanda le più disparate proprietà medicamentose: analgesiche, nei casi di emicrania; antisettiche; antispasmodiche; aromatizzanti; balsamiche; carminative, per rimediare a fastidiose ventosità intestinali; cicatrizzanti; colagoghe; coleretiche; digestive; diuretiche;insetticide; ipnotiche, utili in varie forme di malessere di origine nervosa; stimolanti; stomatiche; sudorifere; vermifughe; vulnerarie. In epoche trascorse, già prima del XVI secolo, della Lavanda si faceva uso larghissimo in medicina ed era usata, con serena fiducia,anche in casi di asma, balbuzie, epilessia, gotta, leucorrea, paralisi, scrofola, tigna, perfino per uccidere pidocchi e piattole e per curare i cani da caccia morsicati da una vipera.. 



ALTRI USI

In epoca rinascimentale i pittori usano l'essenza di lavanda come diluente per i colori. Alcuni autori citano una particolare abitudine spagnola, di altri tempi, quella fumare foglie di Lavanda nella pipa. Nel modo più classico e tradizionale si usa ancor oggi,riempire sacchettini di fiori di Lavanda per profumare la biancheria; le nonne sapevano fare a meno anche del sacchetto di tela, confezionando i fiori in una gabbietta ottenuta ripiegando gli stessi steli, affinché i fiori, seccando, non si disperdessero nei cassetti. Ai sofferenti di insonnia si consiglia un guanciale imbottito di fiori di Lavanda!



IN CUCINA

Nonostante le virtù della Lavanda siano essenzialmente legate alla sua profumazione, alcuni autori ne indicano utilizzi culinari per insaporire, con altre erbe aromatiche, piatti di carne; per profumare delicatamente Le marmellate; per candirne i fiori; per preparare vino ed aceto aromatizzati. Esiste anche una ricetta per il pollo alla Lavanda



RICETTE MAGICHE

La lavanda è una delle erbe che si colgono per tradizione il 24 giugno, per la preparazione della rinomata Acqua di S.Giovanni.

In Toscana, era uso lavare i bimbi con dell'acqua nella quale erano stati precedentemente bolliti dei fiori di lavanda, per allontanare da essi malocchio ed eventuali gelosie.

La sua spiga, fatta essiccare e portata addosso, è considerata un amuleto protettivo, e possiede la capacità di allontanare il malocchio, l'invidia e le disgrazie in generale. Il suo profumo delicato e dal sentore antico, ha il potere di rilassare la mente e purificarla dai pensieri negativi che offuscano la capacità di aprirsi alle intuizioni più profonde dell'Anima e quindi è particolarmente indicata alla preparazione di cuscini e di sacchettini per sogni premonitori, o per allontanare gli incubi. È un'erba dal carattere dolce ma deciso, in grado di inebriare i sensi ed esaltarli, di provocare sensazioni di pace interiore ed estatico piacere, risvegliando lo Spirito e donando gioia all'Anima, e aiutandoci a trovare la strada per metterci in contatto con essa, in modo da riportare nel cuore quelle percezioni sottili di dolcezza spirituale e luminosa sensibilità, che solo l'ascolto della nostra Anima Antica può donare.  

Quest'erba è inoltre amata dalle donne della Cabilia, che la utilizzano per proteggersi da un'eventuale aggressività da parte del marito nei loro confronti, e ciò fa di essa una pianta in sintonia con la natura femminile e in grado, quindi, di preservare le donne dal male.

Il suo lato protettore e propiziatore è apprezzato anche dalle giovani spose e si dice, infatti, che un mazzetto di lavanda nascosto nel bouquet nel giorno delle nozze, preservi l'amore della coppia da litigi e incomprensioni; mentre della lavanda sparsa nel corredo della sposa, le assicuri felicità e serenità per tutta la vita. Si pensa, anche, che un mazzetto di lavanda posto sotto il cuscino prima di andare a dormire, aiuti a realizzare i desideri del cuore.

Profumi ed incensi a base di lavanda, sono consigliati anche nei luoghi di culto, sia per mantenere un'aura di sacralità e di purezza, sia per favorire quei rituali atti a svelare presenze che gli occhi non possono vedere; mentre un mazzetto delle sue spighe, fatto seccare ed appeso dietro la porta d'ingresso, protegge tutti gli abitanti della casa.

Un ottimo rimedio per levarsi di dosso le energie negative di una lunga giornata all'insegna dello stress, consiste nello spargere nell'acqua del bagno una manciata di fiori freschi o secchi di lavanda, insieme ad una manciata di sale, restando nella vasca per almeno mezz'ora alla luce di una candela bianca. Utile anche in caso di depressione o per proteggersi da eventuali incantesimi amorosi, ma anche per attirare l'amore stesso, per via della sua capacità di aprire il cuore e lo spirito a sentimenti di dolcezza, sensibilità e romanticismo.

È infine utilizzata per favorire e proteggere l'amicizia tra due o più individui, e ristabilire l'armonia in una famiglia toccata dal rancore grazie al suo potere di attirare energie favorevoli e positive attorno alle persone.


Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®