Mercoledi, 13/03/2013 - Nella poesia Vorticare di uccelli, tratta dalla raccolta In piena sulla conchiglia, Pagine, 2002, gli attributi usati da Iole Chessa Olivares sapientemente accompagnano il lessico e definiscono con esso il sensibile mondo poetico della Poetessa.
Tutta la lirica è infatti caratterizzata dall’uso copioso di aggettivi: chiassosa, scuri, cupe, pure, sconosciute, divisi, gelosi, commossi e impotenti.
La natura di Iole è colta in un attimo particolare, popolata da uccelli che festosamente nel cielo si intrecciano in un continuo turbinio - ma che sia la metafora della vita? Un mulinare, e noi, gli uccelli che si trovano dentro? - il cui clamore e la cui vivacità sono espresse dall’aggettivo chiassosa. La poetessa assiste ad una scena gioiosa di cui è profondamente partecipe, il momento, incontaminato, è di totale accordo, ce lo dice l’aggettivo che definisce pure le armonie. Questo attimo privo di rumori, quieto è desiderato solo per sé e quasi non lo si vuole dividere con nessuno (gelosi silenzi) perché nessuno potrebbe capire (sconosciute agli uomini)...L’assoluto interiore riserbo della poetessa si contrappone al clamore degli abitanti del cielo. Infine, ancora due aggettivi - commossi e impotenti - sottolineano le emozioni forti che Iole prova: turbamento e incapacità di arrivare a percepire la bellezza del creato.
Lascia un Commento