Ha sfidato più volte il potere politico e religioso egiziano, pagando con il carcere, le innumerevoli minacce di morte e l’esilio, durato alcuni anni. E' morta il 20 marzo scorso: a ottobre avrebbe compiuto 90 anni
Mercoledi, 24/03/2021 - “E’ il femminismo il vero umanismo, e il pensiero politico che unifica tutte le grandi utopie: quella socialista, quella pacifista, quella nonviolenta, quella anticapitalista”.
“Ogni religione, disse, è un luogo di schiavitù per le donne, nella storia antica come nell’oggi. Non esistono ‘femministe islamiche’: la divisione tra le femministe declinate come occidentali, o musulmane, o cristiane o altro è offrire strumenti di delegittimazione al movimento delle donne, che è invece il motore principale del cambiamento universale e globale per tutta l’umanità. Quando ero molto piccola mi fu insegnato che le donne, per volere di Dio, si dovevano considerare diverse e ineguali rispetto agli uomini. Così scrissi una lettera a Dio, nella quale gli chiesi perché, a causa del mio corpo, dovessi avere meno diritti dei maschi. Non rispose, quindi diventai femminista, convinta che i diritti universali sono la base della democrazia, e i diritti delle donne ne sono il fondamento”.
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