Quell’utopia così necessaria che porta a cucire per unire diversità
Il filo è tempo di vita. L’ago è elemento che permette, attraverso il filo, di ri-unire, di ri-cucire, di ri-parare ciò che è stato diviso attraverso un lavoro preciso, paziente e prezioso.
Oggi Textil Art, Fiber Art, Knitting Art sono termini ampiamente utilizzati nell’arte contemporanea perché le competenze femminili del cucire, del ricamare, del lavorare a maglia e uncinetto sono diventate pratiche artistiche consuete per molte artiste..
In questo filone si inserisce il lavoro di Rita Ananda Lazzaro.
L’artista italiana, che vive nella città tedesca di Moers, ha iniziato alla fine di maggio un progetto di grande rilevanza. Ha chiesto, con il supporto dell’Ufficio cultura cittadino e tramite i social, ad ogni abitante di donarle un pezzo di stoffa quadrato con lato di 15 cm ricavato da un vecchio abito. Con i 105.000 quadrati Rita Lazzaro ha iniziato a realizzare un’installazione patchwork composta da un cubo di 210 cm di lato e pannelli di due metri per cinque.
Presentazione mostra personale 9.10.2021
Guardando nel cubo
Il quadrato è il più antico simbolo della terra, che considero madre. Il cubo, in geometria, è un quadrato alla terza ed è quindi, per me, ‘mamma al cubo’. Mi piace pensare che, nel cubo, si ritrovino i sentimenti della relazione affettiva e politica madre – figlia. Immagino che ogni persona, sostando all’interno del cubo patchwork, si sentirà avvolta e accolta come nel ventre materno e sentirà la necessità di associare il proprio sé al noi costituito dalle migliaia di quadrati che, simbolicamente, rappresentano la comunità multietnica che a Moers vive.
Rita all’interno del cubo
Un noi ben presente all’artista che, in un precedente progetto, ha ricamato su una tela il pronome in diverse lingue e che ha posto l’opera quale pavimento del cubo.
Manifesto Noi
Noi
Sono convinta che solo un progetto, qualsivoglia progetto, realizzato tenendo insieme mani, mente e cuore, possa comunicare intenzioni e saperi, condivisione e cultura, necessità di relazioni e senso di appartenenza al mondo.
Ciotole con semi
Libro d’artista
"Spesso le donne sono ridotte agli spazi interni della loro matrice o del loro sesso, in quanto utili alla procreazione e al desiderio degli uomini. E’ importante che dispongano di uno spazio esterno proprio, per entrare e uscire da sé stesse, per sperimentarsi come soggetti autonomi e liberi". LY
Rita Lazzaro pensa di continuare questo progetto attraverso la realizzazione di laboratori nelle scuole e vorrebbe ‘visitare la sede dei migranti, gli istituti delle persone diversamente abili e le residenze delle persone anziane’ invitando ‘ciascuno a cucire il proprio pezzo di stoffa’ perché ‘Le opere create da me fino ad oggi sono poca cosa rispetto al movimento che si é creato, e adesso queste piccole positive vibrazioni devono andare avanti. L´idea di cucire insieme tante persone che appartengono a culture, religioni, nazioni differenti mi entusiasma tanto, sarà una utopia? Si! come tutte le utopie bisogna sfidarle, giusto
Giusto, certamente giusto.
Rita Lazzaro mostra personale a Maers
Le persone che hanno ammirato, durante la prima e la seconda mostra a Maers, e ammireranno il grande patchwork dall’esterno ne vedranno l’aspetto ‘grezzo’ e considereranno il lavoro, lungo, paziente, la fatica e l’impegno.
Dall’interno del cubo
Rita Lazzaro m 7 x 2
Musica nel cubo
Sdraiata nel cubo
All’interno il senso di protezione e di pace permetteranno di fermarsi a pensare a sé, alle persone che hanno indossato gli abiti dai quali provengono i quadrati, all’artista che ha cucito un guscio – casa che non prevede chiusure. Un mondo aperto che può rappresentare simbolicamente quell’utopia così necessaria indicata con le parole ‘un mondo diverso è possibile’.
Lascia un Commento