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NOI RETE DONNE, DEMOCRAZIA PARITARIA/IL PUNTO: dal nr 0 al nr 4

NOI RETE DONNE, DEMOCRAZIA PARITARIA/IL PUNTO: dal nr 0 al nr 4

6 gennaio: Riequilibrio di genere nel Governo / 6 febbraio: Recovery e impatto di genere / 9 febbraio: Equilibrio di genere nel governo / 11 febbraio: le donne al centro di tutte le scelte / 12 febbraio: Nomine nel CNR e le proposte di NoiReteDonne

Mercoledi, 03/02/2021 - 6 GENNAIO 2021 / RIEQUILIBRIO DI GENERE NEL GOVERNO. IL PUNTO - 0
Si discute tanto, in questi giorni, di rimpasto di governo. Tradotto, di quali ministri sostituire. Si moltiplicano le pagelle alle ministre. Gli scenari si accomunano per un punto solo: potrebbe diminuire il numero delle donne al governo. Per non parlare del linguaggio e degli argomenti, arretrati e offensivi. Me lo chiedo da tempo: si può intervenire normativamente sul riequilibrio di genere nella composizione del Governo? Credo di sì, e credo che sia urgente. Occorre prevederlo normativamente. La Costituzione non lo vieta, anzi lo impone. Ed è arrivato il momento. E' un limite che non se ne discuta mai. #paroladicostruttrici #noiretedonne

6 FEBBRAIO 2021 /  RECOVERY E IMPATTO DI GENERE. IL PUNTO - 1
#paroladicostruttrici #noiretedonne. Pillole sull attività di noi rete donne. #democraziaparitaria.   Finalmente lo si sta comprendendo, e non
solo perché lo impone la Commissione Europea: è indispensabile che il programma per il Recovery preveda sistematicamente la valutazione di impatto di genere. E' diventato quasi un mantra per l associazionismo femminile. Ed è un bene. Purché non somigli a uno slogan, è ovvio ma il rischio c'è. Ed è altrettanto ovvio, ma va detto chiaramente, che la Valutazione Impatto di Genere (VIG) deve riguardare tutte le risorse, non solo quelle del Recovery, deve essere si ex ante, ma soprattutto ex post, per intervenire correggendo e mirando proposte e iniziative.  E, soprattutto, che non è seriamente pensabile la valutazione di impatto di genere senza una vera e diffusa cultura e pratica della valutazione generale delle politiche pubbliche. Si, perché nel nostro paese non è stata carente la VIG solamente, ma la valutazione in generale. Di questo, credo, dovremmo mostrare maggiore consapevolezza. Ed è importante che la pratica della valutazione si diffonda anche per le risorse gestite dai pubblici poteri territoriali. Traiamone tutte le conseguenze sul piano dell'analisi e delle proposte al nuovo governo, usciamo.dalle secche di domande e richieste riguardanti il solo Ministero delle pari opportunità, non è davvero più questo il tempo. Pretendiamo al contrario più mainstreaming per diffondere nel sistema le innovazioni, perché le riforme generali indispensabili incorporino pensieri e cultura delle donne. Lo abbiamo scritto nella nostra lettera lettera al Presidente incaricato Mario Draghi. Entriamo nel merito della governance per la gestione delle risorse, prospettando soluzioni di valorizzazione della PA.     Rafforziamo su questo il confronto anche nell UE: Noi Rete Donne e www.noidonne.org lo hanno da tempo richiesto alla Commissaria UE, e le recenti linee guida sugli aiuti di stato e sul Recovery Plan forniscono uno strumento utilissimo. Presentiamo al nuovo governo proposte condivise.  Facciamolo tutte, ma soprattutto le reti e associazioni che dispongono di mezzi, anche economici, e hanno per questo maggiori possibilità di diffusione del proprio pensiero.  Noi Rete Donne, per scelta, non dispone di finanziamenti, ha solo la forza delle proposte e delle competenze delle tante donne che vi si riconoscono, si impegnano e ci mettono la faccia. E' questo il senso della nostra proposta di questi giorni; abbiamo diffuso le nostre foto accompagnate dall idea di ciò che è per ciascuna di noi la democrazia paritaria e dall'urgenza per il paese del riequilibrio tra i generi in tutti i luoghi in cui si decide. Il Parlamento UE ha approvato recentemente la strategia per la parità di genere sino al 2025, che può aiutare a inquadrare le nostre azioni. Soprattutto, attrezziamoci perché le donne siano protagoniste dell'attesa Conferenza sul futuro dell'Europa. Noi di Noi Rete Donne, con MinervaLab, nel nostro piccolo, stiamo riproponendo la forza anticipatrice delle donne che sono state le madri dell'Europa. E tanto altro ancora... #annodellecostruttrici #noiretedonne

9 FEBBRAIO 2021 / E' NECESSARIO REGOLARE L'EQUILIBRIO DI GENERE NEL GOVERNO. IL PUNTO - 2
#noiretedonne #paroladicostruttrici. Pillole sull attività di noi rete donne N 2.   Abbiamo scritto al Presidente incaricato e alla Presidente della Commissione europea ponendo la centralità della valutazione d impatto di genere per tutte le scelte e le politiche, la necessità del riequilibrio di genere nel governo, la rilevanza della rappresentanza paritaria negli organi di gestione. Per il futuro, invece,sono personalmente convinta  anche se il tema non è mai stato posto prima d' ora, che sia necessario regolare l'equilibrio di genere nel Governo:non sarebbe una rottura costituzionale ma un passaggio importante nell attuazione della Costituzione.Riflettiamoci tutte E cerchiamo di sostenere la proposta di nrd e il disegno di legge per il 50 /e 50 in tutte le nomine pubbliche. Concentriamoci ora sulle straordinarie emergenze del momento.Stiamo lavorando sugli strumenti indispensabili( Vig, statistiche di genere, bilanci di genere)e formuleremo le nostre proposte per un processo lungo, che dovrà contribuire alla crescita del nostro sistema paese nella capacità di previsione e di gestione della spesa pubblica. Non vogliamo concorrere ai dettagli, ma alle scelte di fondo: e' ciò che la situazione difficile impone.Ed e' per questo che non abbiamo limitato l.attenzione, nel rivolgerci al Presidente incaricato, al solo ministero delle pari opportunità. Non siamo neppure convinte che sia di attualità la questione del portafoglio per il min PO,che distoglierebbe rispetto alla focalizzazione sul mainstreaming, sicuramente prioritaria ..Lavoriamo su queste problematiche da oltre 10 anni, e ci sentiamo legittimate a sostenere che non e' vero che tutto e' stato detto.Occorre studiare., elaborare con umiltà e capacità di innovazione , essere protagoniste anche nell innovazione digitale e nei processi di sostenibilità nello sviluppo del paese. Abbiamo organizzato un seminario con la Sna su imparzialità, buon andamento e pari opportunità, e proseguiremo in questo percorso, per crescere insieme all.amministrazione pubblica .Riproporre le solite verità conforta solo chi lo fa, e non ci rende utili al paese. Dobbiamo investire tutte le istituzioni della priorità dell intreccio tra capacità dell ' amministrazione e sviluppo delle pari opportunità, al centro e nelle regioni e in tutti i territori Riteniamo utili gli approfondimenti come quello del giusto mezzo, del quale siamo cofondatrici,sui bilanci di genere nei comuni..Stiamo lavorando sul riequilibrio di genere nei pubblici poteri territoriali,stiamo seguendo le leggi regionali per generalizzare la doppia preferenza di genere e per riequilibrare nel genere le giunte.Abbiamo coordinato l attivita delle associazioni per il ricorso contro la giunta monogenere in Sicilia , e ci siamo affidate a un pool di avvocate e avvocati di grande competenza ed esperienza Crediamo molto nel ruolo delle associazioni in Sicilia,con le quali continueremo a collaborare ..Partecipiamo anche alle reti in altre regioni, come quella significativa nata di recente in Puglia e alla quale teniamo molto, come sviluppo dell attività puntuale e del ruolo decisivo che abbiamo esercitato per ottenere la doppia preferenza in Puglia .E tanto altro ancora....ve lo racconteremo..ma ve lo stiamo già raccontando con le foto delle donne di noi rete donne e con le tante e differenti declinazioni della democrazia paritaria.che si riflettono tutte nella nostra attività e la arricchiscono..

11 FEBBRAIO 2021 /  NUOVO GOVERNO: LE DONNE AL CENTRO DI TUTTE LE SCELTE. IL PUNTO - 3.
#noiretedonne #annodellecostruttrici pillole n3. Noi Rete Donne ha scritto al Presidente della Repubblica e al Presidente incaricato Draghi rappresentando non solo la necessità di un governo equilibrato nel genere, ma anche e soprattutto l'irrinunciabilita di mettere le donne al centro di tutte le scelte che saranno effettuate. Sarebbe stato utile fare sentire la propria voce nella fase delle consultazioni, saremmo state tutte più autorevoli. Ma per questo occorre costruire modi e luoghi,rinunciare all' ingenuità prepolitica di autoattribuirsi la capacità di rappresentare un universo articolato e ricco di diversificazioni, procedere tessendo dialoghi e posizioni comuni. Negl anni passati, come Noi Rete Donne, lo abbiamo realizzato promuovendo e coordinando l'Accordo Comune per la Democrazia Paritaria, che ha riunito concretamente e non solo sulla carta oltre 60 associazioni, elaborando così gli emendamenti sulle riforme elettorali, trasversalmente condivisi. Ed è stato vincente. L'attuale Parlamento ha più donne rispetto alle legislature precedenti, anche se molto resta da fare. Ora la fase è differente, e inedito è il processo di costruzione dell' unità nell'associazionismo, faticoso e tutto da elaborare e da costruire, procedendo faticosamente per fasi sostanziali e non per eventi mediatici.  Noi Rete Donne, per scelta, non dispone di finanziamenti per questi ultimi, ma per esperienza e per competenza può invece utilmente concorrere all'individuazione di posizioni comuni, che conferirebbero forza e autorevolezza a tutte. Lo ha già detto Livia Turco e in tante hanno condiviso. Nel frattempo, è importante procedere riconoscendo reciprocamente le molteplici realtà delle reti e dell'associazionismo, aumentando così la forza di tutte. Il momento è decisivo e preoccupante, le condizioni ci sono, i segnali positivi pure (a cominciare da quelli sulla composizione del governo). Il periodo è drammatico, dobbiamo assumerci tutte le responsabilità che la pretesa di svolgere attività culturale o politica in un periodo così complesso richiede. La nostra scelta di presentarci con la faccia delle donne della nostra rete va in questa direzione. Si, ci mettiamo la faccia, cercando di veicolare il messaggio che la democrazia paritaria riguarda tutte e tutti, deve concretamente imprimere direzionalità alle scelte del Parlamento e del Governo, attraversare la realizzazione delle stesse, coinvolgere i pubblici poteri a livello territoriale

12 FEBBRAIO 2021 / LE NOMINE DI SOLI UOMINI NEL CDA DEL CNR E LE PROPOSTE DI NOI RETE DONNE. IL PUNTO - 4
#noiretedonne #paroladicostruttrici.pillole n 4. E' stato nominato il CdA del Cnr. Assurdo,sono stati nominati solo maschi. Chiediamo di rifare le nomine, di nominare anche donne tra le tante competenti che ne avrebbero titolo. Ma Noi Rete Donne non si limita a rincorrere gli avvenimenti, formula proposte per riequilibrare il sistema. Firmate tutte la nostra petizione, ma vi invito a leggere e a diffondere le nostre due proposte. La prima è quella di rivedere la funzione dei Ministeri vigilanti, che non può immiserirsi nei dettagli ma deve verificare che gli enti vigilati rispettino la Costituzione, preventiva per il riequilibrio di genere. Trovate tutto sul sito di www.noidonne.org, abbiano già scritto al Ministero del lavoro, che ha condiviso, a proposito dello Statuto e delle norme elettorali dell'Enasarco e di tutte le casse private. La documentazione èsul sito di noi donne.  La vigilanza e il controllo devono ritrovare il senso e il valore che l'ordinamento attribuisce a tali importanti funzioni; vigilando sull'attuazione della Costituzione. Noi Rete Donne ha anche presentato una proposta organica per una legge che imponga il riequilibrio di genere in tutte le nomine e designazioni pubbliche. La nostra proposta è condivisa da tutti gli schieramenti, ed è in buona parte ripresa nel disegno di legge trasversale, prima firmataria la senatrice Pinotti. Pensiamo che sia necessario reagire tempestivamente di fronte alle palesi iniquità e, al tempo stesso, lavorare unite per interventi sistematici per la democrazia paritaria. E' ciò che Noi Rete Donne cerca di fare, con gli strumenti di cui dispone. Sapete, per scelta non disponiamo di finanziamenti, abbiano solo la forza delle nostre proposte. Ecco il senso della campagna per la democrazia paritaria con i volti delle donne di Noi Rete Donne.



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