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L'Aquila arriva a Roma

L'Aquila arriva a Roma

Consiglio comunale straordinario dell'Aquila a Roma, in piazza Navona - FOTO

Giovedi, 24/06/2010 -
Nella giornata in cui l'Italia calcistica si gioca la qualificazione alla seconda fase dei campionati del mondo in Sudafrica, la protesta dei cittadini aquilani scende a Roma. Stando a come le notizie provenienti dall'Aquila sono state trattate nei TG degli ultimi mesi c'è da stare sicuri che anche oggi la voce di questi cittadini sarà ascoltata a basso volume nelle case degli italiani, coperta dal ronzio delle ormai onnipresenti vuvuzuelas. Del resto, se una manifestazione come quella dello scorso 16 giugno all'Aquila - quando 20mila persone sono scese in piazza per chiedere garanzie sulla ricostruzione -, è stata praticamente oscurata dal TG1 e dal TG2, cosa possiamo aspettarci nella giornata della verità per gli azzurri, come è stata definita?

E poi, negli ultimi giorni si è parlato molto di più dei “problemi della nazionale” che di quelli di 45.000 persone, vittime del terremoto di cui “15.000 nelle C.A.S.E., 30.000 senza casa e senza lavoro” come recitava uno degli striscioni portati in corteo.

L'Aquila scende a Roma, dunque, e si prepara ad una “mobilitazione permanente almeno fino a quando il resto del Paese non avrà compreso le difficoltà della situazione delle aree colpite dal terremoto del 6 aprile 2009”; questa la convocazione per la giornata odierna di Carlo Benedetti presidente del Consiglio comunale della città abruzzese.

Anemone pensaci tu ...alle case degli aquilani; I nostri morti, I vostri torti; Non si vive solo di C.A.S.E.; Legge ad URBEM; SosteniAmo L'Aquila: questi alcuni degli striscioni portati in corteo questa mattina a Roma dagli abitanti dell'Aquila e dei comuni limitrofi che hanno partecipato alla seduta straordinaria dell'assise civica aquilana convocata davanti al Senato per chiedere la proroga della sospensione fiscale per tutti e certezza sui fondi della ricostruzione. Tanti i politici presenti, come capita spesso in questi occasioni, e tanti i cittadini. Che hanno protestato e fatto sentire la propria voce ma anche il proprio silenzio. Un silenzio serio di chi vuole ascoltare, di persone che hanno voglia di far comprendere che c'è bisogno di tanta serietà in questa partita.



 

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