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L’Oroscopo di Zoe

L’Oroscopo di Zoe

Novembre 2011 - Predizioni semi-serie e pronostici possibili

Martedi, 08/11/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2011

Cara Ariete,

ho imparato recentemente che quelle sfere rossicce della grandezza di un cecio che si trovano a volte su una foglia di quercia si chiamano “galle”, e sono il prodotto della puntura di una piccola vespa sulla foglia. Mi piace moltissimo questa idea: nasce qualcosa da un intreccio inaspettato tra un albero e un insetto! Potrebbe succederti qualcosa del genere questo mese: non intendo che potresti venire punta da una vespa, ma che aumentano per te le possibilità di fare un incontro bizzarro e paradossalmente produttivo.



Cara Toro,

nei giorni scorsi, dovendo assistere alla tavola rotonda di un convegno, per ben due volte ho fatto un lapsus fortemente rivelatore: ho detto “tavola calda” invece di tavola rotonda, palesando in modo innegabile – senza nemmeno il bisogno di scomodare Freud e la Psicopatologia della vita quotidiana – che riponevo molte più speranze nel buffet che nei relatori... Sei un po’ refrattaria a questo tipo di operazione introspettiva, lo so, ma prova ad ascoltare di più i segnali del tuo inconscio anche quando sono meno eclatanti delle mie tavole calde!



Cara Gemelli,

la mia amica Anna mi ha raccontato di aver ricevuto una telefonata sorprendente da una sua vecchia zia. La signora, che non sentiva da molto tempo, voleva consigliarle di mettere sempre gli occhiali da sole, “ché altrimenti ti vengono le rughe!”. Abbiamo riso dell’urgenza di questa raccomandazione frivola ma poi ci ho ripensato: forse la zia comunicava in questo modo qualcosa di importante sulla sua vita e sul passare del tempo. Il mio consiglio per il prossimo mese: prova a riflettere sui vezzi più futili di chi ti sta accanto, potrai imparare qualcosa.



Cara Cancro,

mia nonna Maria, che ora non c’è più ma che ha vissuto fino a 97 anni, aveva contatti quotidiani con il soprannaturale. Negli ultimi anni non leggeva, non guardava la TV, non usciva, ma pensava molto e proponeva le sue riflessioni alle immagini religiose appese alle pareti. Non discorsi alti, ma piccole questioni sui figli, il pranzo, il costo della vita: iniziava tra sé e sé, poi alzava lo sguardo verso un santino e continuava le sue confidenze. Credeva allo stesso modo nel malocchio, e ad ogni superstizione! La prendevamo in giro, ma ora credo che l’immaginazione abbia reso la sua vita più ricca e lunga. Insomma: questo mese ti propongo di provare a imitarla, senza esagerare, ti prego, soltanto un po’...



Cara Leone,

il bel film di Andrea Segre Io sono Li racconta di una giovane donna cinese immigrata in Italia per lavorare. Se gli italiani intorno a lei, più fortunati, sono quasi tutti in età avanzata, molto soli e senza nulla da sperare, Li, che vive quasi in schiavitù per ripagare il suo debito, è descritta come una donna dolcemente triste, ma piena di aspettative, aperta al futuro. Questo è il mio messaggio per te, per il mese di novembre: rifletti su quanto le novità, le attese, i cambiamenti e i progetti rendano bella la vita, e sopportabili le difficoltà.



Cara Vergine,

recentemente ho fatto un viaggio nel mio passato, che poi è il modo confidenziale con cui ho deciso di chiamare i traslochi d’ora in poi. Ho ritrovato fotografie, oggetti e ricordi che credevo di avere perso, ho riso di me stessa vestita secondo la moda degli anni Ottanta e mi sono fatta anche qualche pianto liberatorio. Non auguro un trasloco nemmeno al mio peggior nemico, davvero. E anche insistere sul passato non è molto sano, a volte. Ma forse vale la pena, ogni tanto, ripercorrere le fasi attraverso cui siamo diventati ciò che siamo, anche se una di queste ci vede adolescenti, vestite da Madonna, negli anni Ottanta!



Cara Bilancia,

il filosofo e psicologo William James termina il suo scritto Che cosa è un’emozione?, del 1884, giustificandone la pubblicazione anche se la teoria che vi sostiene fosse del tutto errata, con queste parole: “La cosa migliore che posso dire su di essa è che, nell’esporla, ho quasi persuaso me stesso della sua verità”. Lungi da me la voglia di imbarcarmi in una discussione sulla Verità. Voglio soltanto concedermi di rimarcare un’ovvietà, che forse però ti può aiutare: l’unico modo per persuadere realmente gli altri è essere fortemente convinti personalmente, delle proprie azioni, parole, decisioni eccetera...



Cara Scorpione,

ti racconto un aneddoto che la dice lunga sul carattere ottimista di mio padre (figlio della nonna immaginifica di cui parlo nell’oroscopo del Cancro...). L’altro giorno, uscendo di casa, mi ha detto: “Diciamoci la verità! Non possiamo nasconderci dietro a un dito!”. Ho chiesto “Cosa?”, un po’ spaventata, e lui mi ha risposto: “Stiamo vivendo un momento magico!”. Sei capace di riconoscere i periodi belli della tua vita mentre li vivi? E sei capace di sottolinearli, di goderteli fino in fondo? Ti aspetta un bel mese, con alcuni pianeti in congiunzione, impara da mio padre e vedi di godertelo!



Cara Sagittario,

il film Prova d’orchestra di Fellini, del 1979, racconta di una troupe RAI che intervista i membri di un’orchestra durante le prove, prove che iniziano nel caos e finiscono in modo tragico e grottesco. Tutti i musicisti sono pigri e volgari, il direttore è arrogante e offensivo. Il film è molto amaro, eppure, sebbene siano passati anni dal rammarico dolce di Guido di Otto e mezzo - che guardava l’umanità con la consapevolezza del dolore comune - Fellini mantiene anche qui un po’ di indulgenza rassegnata e divertita nei confronti della vita e degli uomini. Sei capace di fare altrettanto?



Cara Capricorno,

un’amica del tuo stesso segno, leggendo l’oroscopo del mese scorso in cui nominavo Ridge e Brooke, mi ha detto, facendomi vergognare della mia citazione da pseudocultura pop, di non avere idea di chi siano! Tipico del tuo segno: mai una sbavatura, mai un cedimento, siete vicine alla perfezione! Ma non sono proprio sicura che la perfezione si accompagni al benessere, dunque ti consiglio di continuare ad assecondare quei segnali di indulgenza con te stessa che avevo intravisto il mese passato. E’ arrivato il momento di trovare il tuo vizio inconfessabile, e di dargli credito.



Cara Acquario,

il critico André Bazin, nel suo saggio Ontologia dell’immagine fotografica, del 1945, fa un’affermazione un po’ provocatoria: il momento più importante della storia della pittura è la nascita della fotografia! La possibilità di una riproduzione tecnica e precisa della realtà ha fatto sì, infatti, che la pittura potesse liberarsi dell’obbligo imitativo nei confronti del reale. E l’abbandono del mimetismo e del figurativismo ha reso possibile la nascita dell’arte astratta. Cosa c’entra con te? Un evento importante in un ambito della tua vita potrebbe cambiare lo scenario anche in una sfera totalmente differente, che ti sembra distante dalla prima. Pensaci.



Cara Pesci,

nel romanzo Figli e amanti, lo scrittore David H. Lawrence esce per un attimo dal flusso della narrazione e dei dialoghi per fare questo commento apparentemente banale sulle vicende di uno dei personaggi, il ragazzino Paul: “È strano quanto soffrano i bambini a pronunciare il loro nome”. Perché questa semplice frase mi è rimasta in mente? Credo sia perché mi dice qualcosa sull’infanzia (io mi vergognavo anche di dire “arrivederci” a un negoziante), ma anche sulla difficoltà sempre presente dell’affermazione di sé. Esercitati a dire il tuo nome con quanta più sicurezza – e persino sfrontatezza – riesci!

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