Luglio/agosto - Predizioni semi-serie e pronostici possibili
Lunedi, 04/07/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2011
Cara Ariete,
la sera successiva alle elezioni comunali del maggio scorso mi è capitato di guardare l’inizio della trasmissione televisiva Porta a porta, che annunciava avrebbe trattato una grande questione. Pronta ad assistere a un dibattito politico, leggo questo titolo sullo schermo: “Niente pasta o tanta pasta?” L’urgente domanda riguardava l’assunzione di carboidrati! Dopo un momento di sconcerto, è subentrata l’ammirazione, una specie di sublime kantiano… So che da me non te lo aspetti, ma alla fine ho pensato che questo è proprio quello che ci vuole per te: non prendere tutto frontalmente, impara dai maestri del diversivo.
Cara Toro,
nel romanzo di John Banville, Congetture su April, l’ispettore Hackett riflette sui motivi della sua invincibile curiosità e arriva alla conclusione che alla sua origine non ci sia la volontà di sapere i segreti in quanto tali, né tantomeno di trarne vantaggi, ma la convinzione che “prendere la realtà per come si presenta vuol dire perdersi completamente altre realtà recondite”. Sei una rappresentante del segno più solido, terrestre e materialista dello zodiaco, lo so, ma ti consiglio di riflettere su questa affermazione!
Cara Gemelli,
leggevo l’altro giorno un vecchio libro di astrologia in cui si afferma che nel vostro segno si incontra talvolta il “tipo Castore”, nervoso, emotivo, frivolo ed affettivamente vagabondo e talvolta il “tipo Polluce”, cerebrale, freddo, intellettuale e sarcastico. La questione secondo me è un po’ più problematica: tu sei insieme Castore e Polluce, emotiva e fredda, frivola e intellettuale e così via. Quest’estate le tue due facce si alterneranno freneticamente. Il mio consiglio? Se è stato finora impossibile reprimerne una delle due, prova a costruirti una vita in cui ci sia spazio per entrambe.
Cara Cancro,
I miei amici Elisabeth e Pietro hanno talmente amato il loro mestiere di librai da preferire chiudere la loro libreria piuttosto che iniziare a vendervi merce di altro tipo o persino libri che non approvano. Sono tristi per la chiusura, certo, ma anche sereni e convinti della loro scelta e pieni di amici che li stimano per questo. C’è qualcosa di cui sei così convinta, qualcosa alla quale non rinunceresti mai? Devi solo capire qual è realmente la tua priorità, e vedrai che il resto viene da sé.
Cara Leone,
dice il Narratore della Recherche di Proust, dopo la morte della nonna: “non solo mi stava a cuore soffrire, ma anche rispettare l’originalità della mia sofferenza”. Niente paura, non prevedo nulla di brutto per te nei prossimi mesi, voglio solo parlarti di un’esperienza passata, a cui potrai ripensare in questo periodo. Ogni tentativo di parlarne, anche da parte di chi ti vuole davvero bene, ti apparirà un misconoscimento della natura particolare e irripetibile di ciò che hai vissuto, e in un certo senso non può che essere così. Allora, se mentre accetti l’aiuto degli altri vuoi difendere anche questa consapevolezza, io sono con te.
Cara Vergine,
si dice che la pianista argentina Marta Argerich, prima di ogni concerto, suoni due o tre volte la Toccata di Schumann. Il motivo? Non il bisogno di esercitarsi prima di entrare in scena, ma, al contrario, quello di stancarsi un po’, per non arrivare troppo carica al pianoforte. È da un po’ di tempo che aspetti alcuni avvenimenti che potrebbero verificarsi questa estate, e arrivare straripanti di energie potrebbe essere dannoso: trova qualcosa che funzioni per te come Schumann per Marta…
Cara Bilancia,
nella commedia I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko, le protagoniste Nic e Jules, una coppia lesbica, talvolta guardano film porno recitati da, e rivolti a, uomini gay. Alla stupita e scandalizzata richiesta di chiarimento del figlio adolescente, che trova per caso un dvd, rispondono, più o meno, che le cose non sono mai semplici come sembrano. Questa frase sarà il tuo mantra per i prossimi mesi: molto spesso le etichette non funzionano per il sesso, ma di certo non funzionano mai per la nostra esistenza.
Cara Scorpione,
voglio dedicarti questa frase tratta da La gaia scienza Nietzsche: “Giacché la felicità e l’infelicità sono due sorelle, e gemelle, che diventano grandi insieme, o restano piccole insieme”. Hai avuto alcuni periodi tristi nel passato, che hai vissuto come ingiustizie, ma trascorrere la vita a schivare il dolore significa anche limitarne le gioie. Forse è arrivato il momento di pensare alle sofferenze come a ciò che farà grande la tua felicità.
Cara Sagittario,
nella commedia di Howard Hawks La signora del venerdì, Cary Grant, direttore di giornale che tenta di sabotare il fidanzamento della sua ex moglie per tornare insieme a lei, pronuncia questa frase geniale: “Hai un’idea antiquata del divorzio, come se fosse per sempre, come se fosse finché morte non ci separi!”. A parte la battuta eccezionale, a parte l’attore fantastico, questa affermazione è anche plausibile e convincente. L’eternità è consolante e spaventosa insieme, ma soprattutto ha il difetto di non esistere.
Cara Capricorno,
in Il capolavoro sconosciuto Balzac racconta di un artista che, nel tentativo di dipingere il ritratto perfetto, continua a ritoccarlo per dieci anni senza mai accontentarsi, nonostante il quadro abbia raggiunto la perfezione agli occhi di tutti: l’esito sarà un informe insieme di segni e colori. Nei mesi di luglio e agosto potresti ottenere dei buoni risultati rispetto a qualcosa che ti sta a cuore, ma dovrai fermarti in tempo, abbandonare il tuo perfezionismo, e soprattutto imparare ad ascoltare il giudizio altrui…
Cara Acquario,
ho letto, non so più dove, che esistono insetti in grado di spostarsi ad altitudini elevatissime, attraverso gli oceani, da un continente all’altro, all’interno di piccolissime bolle di ghiaccio simili a bozzoli, trasportate dalle correnti d’aria. Non garantisco sulla scientificità di questa notizia, e – lo ammetto – forse l’ho un po’ romanzata, ma è così che ti vedo questa estate: veleggerai, cullata dal vento, ad altezze vertiginose, protetta però dal tuo guscio di cristallo trasparente. Goditi il viaggio!
Cara Pesci,
nel 1935 il filosofo francese Roger Caillois apriva un importante scritto dedicato al tema del mimetismo con queste strane parole: “Attento: a giocare al fantasma, si finisce col diventarlo”. Questa frase mi fa pensare a te. Se sei una mia lettrice, saprai che non trovo niente di male nello sperimentare vari modi di essere, nel divertirsi con tutti i nostri doppi possibili. Ricordati però che quando il gioco diventa permanente non è più un gioco, dunque pensa bene a quello che potresti diventare.
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