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L'antifascismo come rifiuto di ogni  cultura e pratica basata sulla prevaricazione

L'antifascismo come rifiuto di ogni cultura e pratica basata sulla prevaricazione

L’ANPI sul 25 Novembre, Giornata Internazionale contro la violenza alle donne

Venerdi, 25/11/2011 -
La giornata internazionale contro la violenza alle donne obbliga ogni organizzazione, istituzione e ciascuno di noi ad interrogarsi ed a prendere coscienza sulla realtà drammatica e crescente della violenza sessuale e fisica contro le donne, crescente e diffusa anche nel nostro paese, come confermano gli studi e le ricerche ed anche i sempre più frequenti efferati delitti ai danni di donne inermi.

Una realtà che evidenzia il permanere di una cultura di possesso, dominio e sopraffazione nei rapporti tra uomini e donne ancora fortemente presente e vissuta da molti uomini anche come reazione e ribellione alla mutata soggettività delle donne e alla loro aspirazione a rapporti tra i sessi basati sul rispetto,la parità di diritti e doveri, la dignità di ogni persona .

E’ una realtà che gli studi rivelano esistere in prevalenza all’interno della famiglia e dei rapporti di coppia, ma anche nel fenomeno diffuso della tratta delle schiave del sesso provenienti dai paesi del Sud del mondo o nella violenza sottile e insidiosa dell’immagine femminile diffusa dai media e nella pubblicità , che riducono la donna a puro corpo da usare.

L’ANPI ha posto a fondamento del suo impegno i valori universali dell’antifascismo, della libertà e della democrazia, che si concretizzano innanzitutto nel rispetto di ogni essere umano e nel riconoscimento della sua dignità e dei suoi diritti.

L’antifascismo si fonda perciò sul rifiuto di ogni cultura e pratica basata sulla prevaricazione, sopraffazione, umiliazione della dignità della persona umana, della sua dignità, della sua integrità fisica e morale, ed in particolare sul rifiuto del “machismo” che è stato tipico del fascismo .

Anche contro quello che è stato e resta un aspetto tipico della cultura e della pratica del fascismo si sono battute le partigiane e le donne nella Resistenza civile e si battono oggi le donne e gli uomini dell’Anpi , con l’obiettivo e l’impegno a creare nei rapporti tra uomini e donne comportamenti basati sul rispetto ,sull’ascolto ed il riconoscimento reciproco .

E’ questo un contenuto costitutivo e qualificante della società libera, democratica e giusta per la quale si sono battuti gli uomini e le donne della Resistenza e che trova il suo coronamento nella Costituzione repubblicana.

Per questo, particolarmente in questa giornata, l’Anpi rinnova il proprio impegno a promuovere questi valori, è a fianco delle associazioni, delle Istituzioni, dei centri antiviolenza che quotidianamente sono in prima fila in questa battaglia ed auspica un sempre più forte e fattivo impegno delle istituzioni, della scuola , e dei singoli cittadini.



Anpi provinciale di Reggio Emilia

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