Catanzaro - L’anfora della Staffetta dell’Udi con “Donne in cammino” il 14, 15 e 16 gennaio 2009
Cosco Rosa Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2009
Un’anfora con due manici, in modo che possa essere portata da due donne, a significare l’importanza della relazione. Donne in staffetta, portando un’anfora contro la violenza, anche in Calabria. Tre giorni (14, 15 e 16 gennaio) di eventi commemorativi, formativi e di intrattenimento presso il municipio della città di Catanzaro. Partita il 25 novembre 2008, giornata internazionale contro la violenza alle donne (da Niscemi in Sicilia, dove è stata assassinata Lorena, a Brescia, dove invece è stata uccisa Hiina), fino al prossimo 25 novembre, anche l’associazione “Donne in cammino”, guidata dalla dottoressa Donatella Ponterio, ha aderito all’interessante iniziativa dell’Unione Donne in Italia (Udi). È con una insigne cerimonia che a Catanzaro, il 14 Gennaio 2009, “Donne in cammino” si prepara ad accogliere l’anfora proveniente da Reggio Calabria. Da Reggio Calabria a Catanzaro verso Lamezia Terme (giorno 17, alle ore 17,30). L’anfora, poi, proseguirà il suo viaggio verso le altre “stazioni” aderenti al progetto (l’itinerario calabrese ed i dettagli dell’iniziativa nazionale possono essere visualizzati sul sito www.udinazionale.org – www.donneincammino.it). “Intorno a questa opportunità - ha dichiarato la psicologa Ponterio - , l’Associazione ha ritenuto fondamentale (vista l’importanza della tematica per le politiche femminili) di coinvolgere il Comune di Catanzaro (Assessorato alle Pari Opportunità – Assessore Tommasina Lucchetti) che ha mostrato grande sensibilità e disponibilità nell’accogliere l’iniziativa nella “Casa” dei cittadini e delle cittadine catanzaresi”. Nel corso dell’iniziativa, a quanto pare, ogni donna presente potrà avvicinarsi e mettere nell’anfora, un’anfora molto dolorosa (perché parla di violenza che altre donne meno fortunate di noi subiscono), un biglietto con i propri pensieri, denunce, parole o immagini.
A detta di Donatella Ponterio, presidente di “Donne in cammino”, “in questi tre giorni, sostenute dalle iniziative che verranno organizzate con l’amministrazione comunale, desideriamo interrogarci sulla “complicità” con le varie forme di violenza di cui – riteniamo – siamo tutti un po’ portatori, e contiamo anche di cominciare a riflettere, oltre che sull’educazione alla non violenza, anche sulla terapia dell’aggressore”. “Così – ha concluso la Ponterio - come ci sentiamo vicine alle donne colpite, ugualmente, come educatrici, mogli e madri ci sentiamo co-responsabili delle cause che originano questo disagio, e desideriamo partecipare attivamente e assieme agli uomini ed ai padri, al miglioramento dei processi educativi per non perpetuare modelli arcaici di sopportazione, violenza e connivenza”.
“Come GRUPPO “DONNE IN CAMMINO”, da 10 anni a Catanzaro proponiamo un percorso individuale, di coppia, e di sostegno psicologico per la prevenzione della violenza di genere e promuoviamo un processo di cambiamento e di trasformazione personale che coinvolga anche il sesso maschile, come è nei nostri scopi statutari – ha sottolineato inoltre Donatella Ponterio -. In particolare proponiamo un cammino di autocoscienza sulle responsabilità educative delle madri dei figli maschi e sul ruolo del padre come GARANTE delle regole e dell’approdo al principio di responsabilità e sensibilità dell’individuo, senza il quale non esistono le basi per una cittadinanza attiva e per il rispetto della legalità. Noi riteniamo che il divario che si è creato nei secoli e negli ultimi 10 anni tra il maschile ed il femminile, unito alla non conoscenza del funzionamento del corpo delle donne e degli uomini CHE ANCORA OGGI NON VIENE INSEGNATO AI BAMBINI ED ALLE BAMBINE, concorre a mantenere la violenza tra i generi, e la nostra associazione ha specificatamente lo scopo di colmare questo divario”.
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