Emilia Romagna - Dalla Regione Emilia Romagna, iniziative e progetti su impresa, disabilità, salute e per la pace.
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2007
L’innovazione d’impresa è donna
“Imprenditrici e professioniste per innovare”: ecco il titolo del concorso che la Regione Emilia-Romagna ha bandito nell’ambito del suo Programma di imprenditoria femminile per gli anni 2006-2007, giunto ormai alla terza edizione.
Il premio, articolato in due sezioni, si rivolge alle residenti nel territorio regionale e mette in palio per le vincitrici un riconoscimento di 5mila euro, che sarà consegnato nel corso di un'iniziativa pubblica.
Il Programma per l’imprenditoria femminile ha preso il via nel 2001, promosso e cofinanziato dal 2001 in tre diversi bandi: nel 2001-2003 sono stati stanziati 424.527 euro, di cui 212.263 di risorse regionali; nel 2003-2006 374.598 euro, di cui 187.299 regionali; il programma in corso stanzia 369.665 euro, di cui 184.832 provenienti dalle casse della Regione. Questi fondi hanno permesso di finanziare azioni di informazione, un tavolo tecnico per l’elaborazione di proposte, eventi legati ad imprenditoria femminile e lavoro autonomo delle donne, servizi permanenti, analisi, studi e statistiche, un tavolo interassessorile per attuare l’integrazione delle politiche a supporto dell’imprenditorialità femminile.
Il sostegno alla creazione e allo sviluppo di imprese, in particolar modo di quelle innovative e ad alto impatto tecnologico, è da sempre una delle linee strategiche di politica industriale della Regione Emilia-Romagna, perno della costruzione di un’economia fondata sulla conoscenza. In questo contesto sono state individuate, proprio con il Programma di imprenditoria femminile, priorità rivolte alle donne per la creazione di nuove imprese e per il trasferimento tecnologico. Il tema dell’innovazione nell’imprenditorialità femminile è stato riproposto anche in occasione della fiera internazionale sull’innovazione, la Research to Business, con il primo forum dedicato all’imprenditorialità femminile e promuovendo, al suo interno, proprio il concorso “Imprenditrici e professioniste per innovare”.
Quest’ultima iniziativa, che si propone proprio di dare visibilità e favorire processi di partecipazione delle donne e delle loro attività all’interno delle reti e nei circuiti dell’innovazione, chiede alle partecipanti di mettere in mostra elementi di innovatività, come le iniziative imprenditoriali e autonome-professionali che si basano essenzialmente sull’apporto di know how scientifico e/o tecnologico originale, o sull’applicazione e sfruttamento di una tecnologia, ma anche quelle che offrono prodotti e/o servizi con caratteristiche inedite sul mercato di riferimento, quelle rivolte a segmenti di nicchia della potenziale clientela, o imperniate su nuovi modelli commerciali, organizzativi, gestionali, di relazione con l'esterno.
Entro il 20 novembre 2007 potranno presentare domanda le micro e piccole imprese a prevalente partecipazione femminile, costituite non prima del primo gennaio 2001; le micro e piccole imprese costituite non prima della stessa data e nella cui compagine societaria sia presente, al momento dell´iscrizione, almeno una donna come fondatrice e promotrice dell'iniziativa imprenditoriale; le professioniste con partita iva che esercitano da almeno 18 mesi attività professionali di prestazione d’opera intellettuale e di servizi e sono iscritte ad albi, ruoli, ordini; le lavoratrici autonome con partita iva iscritte al Fondo di gestione separata Inps che esercitano l’attività da almeno 18 mesi.
Giù le barriere nelle case dei disabili
Sono 3.138 le famiglie dell’Emilia-Romagna che, con l’aiuto della Regione, potranno effettuare interventi nelle loro abitazioni per abbattere le barriere architettoniche.
La Giunta guidata dal presidente Vasco Errani ha infatti stanziato un contributo di 7,8 milioni di euro, che consentiranno di coprire il 60% delle richieste ricevute da tutte le province della regione.
"Il fatto che la Regione metta consistenti risorse proprie per agevolare la vita quotidiana dei cittadini affetti da invalidità ha una grande rilevanza sociale – osserva la consigliera regionale dell’Ulivo Laura Salsi -. Dare contributi per realizzare i lavori necessari ad abbattere le barriere architettoniche vuol dire migliorare sensibilmente la vita di molte persone e delle loro famiglie. E la Regione, per fronteggiare questi interventi, ha stanziato, negli ultimi cinque anni, oltre 10 milioni di euro in aggiunta a quelli previsti dallo Stato".
Del totale delle domande, 2.353 sono state presentate da invalidi totali, mentre i restanti 785 hanno un´invalidità parziale. Quasi i tre quarti delle domande riguardano soggetti anziani: il 71,4% del totale, infatti, è costituito da richieste per abbattere le barriere architettoniche in abitazioni di persone ultrasessantenni, il 58,2% da ultrasettantenni e ben il 46,8% dei richiedenti di anni ne ha più di 75.
Un terzo del totale delle domande ha riguardato l’installazione di meccanismi di servo scala, mentre oltre 700 richieste riguardavano l’installazione di un elevatore o un ascensore. In particolare, l’installazione di una piattaforma o di un elevatore è stata oggetto di 473 casi, pari al 15% del totale delle domande: questa percentuale supera il 20% per i soggetti con invalidità parziale. Anche l’installazione di ascensori è una tipologia di interventi più ricorrente nelle domande di soggetti con invalidità parziale.
Le domande per superare gli ostacoli interni all’alloggio costituiscono invece un quarto del totale: il 27% sono quelle presentate da soggetti con invalidità totale ed il 21% di quelle relative soggetti con invalidità parziale. Gli interventi finalizzati ad adeguare spazi interni riguardano l´allargamento di accesso ai bagni, alle camere da letto o l´adattamento alle esigenze dell´invalido di bagni o altri ambienti dell´appartamento.
I due tipi di intervento richiedono investimenti diversi: per i lavori interni all’alloggio servono in media 9.111 euro, mentre per gli esterni il valore medio è di 16.377 euro. Gli interventi che comportano la maggiore spesa sono quelli che prevedono l'installazione di nuovi ascensori (circa 40mila euro) e gli interventi per rendere fruibili gli ascensori esistenti (in media 30mila euro).
Lo sforzo della Regione Emilia-Romagna in questo campo è peraltro riconoscibile anche guardando l’esperienza, praticamente unica in Italia, dei Caad, i Centri provinciali per l’adattamento domestico, che offrono consulenza gratuita in tema di interventi per migliorare l’accessibilità delle abitazioni. I Centri forniscono ad anziani e disabili, nonché ai loro familiari, agli operatori dei servizi sociali e sanitari, ai tecnici e ai progettisti, consigli e orientamenti per riorganizzare gli spazi interni agli alloggi, rimuovere o superare ostacoli ambientali e barriere architettoniche, studiare accorgimenti che rendano più semplici le normali attività giornaliere. Infine, danno informazioni anche in materia di accesso ai contributi e alle agevolazioni fiscali, di acquisto dei prodotti, di ausili e servizi presenti sul mercato.
Mangiar sano, un concorso per istruire i giovani
Non è mai troppo presto per imparare a nutrirsi in modo corretto ed equilibrato. Questo è ciò che pensa la Regione Emilia-Romagna che, attraverso l’Assessorato all’Agricoltura ed Europass, in collaborazione con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma, ha bandito un concorso rivolto alle scuole superiori dell'Emilia-Romagna, mettendo in palio un viaggio a Bruxelles.
Il concorso si intitola "Comunica l'importanza del mangiar sano: sicurezza, qualità e corretta nutrizione. Vinci l'Europa e vola a Bruxelles!" e si propone di insegnare ai ragazzi delle scuole, mettendoli in condizioni di trasmettere a propria volta ai loro coetanei le nozioni apprese, a mangiare in modo appropriato.
Gli istituti superiori coinvolti sono 451. Ogni classe è chiamata a realizzare un prodotto di comunicazione sul consumo consapevole e sull'importanza dell'informazione in campo alimentare. I giovani partecipanti saranno chiamati a sviluppare idee originali e proposte operative per comunicare, con un linguaggio adeguato, i temi della qualità e della sicurezza alimentare ai loro coetanei.
L'obiettivo è favorire la sensibilizzazione sulle tematiche connesse all'alimentazione e la formazione di una "coscienza critica" che aiuti a decodificare i messaggi della pubblicità e a compiere scelte consapevoli.
Nella scelta dei vincitori, la commissione di valutazione giudicherà il progetto sia sotto il profilo dei contenuti sia della realizzazione tecnica.
Il viaggio premio si svolgerà a marzo, durerà quattro giorni e comprenderà una visita alla sede del Parlamento europeo e l'incontro con un suo rappresentante. Le classi giunte al secondo e terzo posto vinceranno invece un viaggio a Parma, con visita alla sede di EFSA e di Europass.
Sempre a Parma si svolgerà una mostra-evento, alla quale saranno invitati tutti gli studenti e gli insegnanti che hanno partecipato.
Giornalisti in prima linea per la pace
In occasione della Settimana per la pace, svoltasi dall’1 al 7 ottobre e conclusa dalla tradizionale marcia Perugia-Assisi, anche l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha organizzato una serie di iniziative, ospitando una delegazione di giornalisti provenienti da tutto il mondo: cinque africani (Guinea, Benin, Camerun, Senegal, Marocco), un israeliano, un afgano, un iracheno, un palestinese e un russo. Le manifestazioni sono cominciate con una cerimonia a Conselice (Ravenna), davanti al monumento dedicato alla stampa clandestina sviluppatasi durante il fascismo e alla libertà di stampa, per poi continuare con l’incontro tra i giornalisti e i due presidenti della Giunta, Vasco Errani, e dell’Assemblea Legislativa, Monica Donini. Particolarmente significativa la visita a Marzabotto, con il ricordo dell’eccidio di Monte Sole e una visita guidata a cura della Fondazione Scuola di Pace. A San Giovanni in Monte, a Bologna, si è invece tenuto il convegno “Informazione, pace e libertà di stampa”, promosso dalla Provincia di Bologna e dall’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.
Prima della partenza per Assisi, è stata ricordata, con la proiezione di un’inchiesta filmata realizzata da Amedeo Ricucci, la giornalista Anna Politkovskaja, nel corso di un dibattito in cui si è affrontato il tema dell’informazione nelle aree più a rischio del pianeta. Infine la delegazione ha incontrato gruppi di classi delle scuole dell’Emilia-Romagna.
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