La pièce scritta e diretta da Luciano Melchionna, è sulla verità dell'amore come svelamento necessario e doloroso. La narrazione è incentrata sulle molteplici verità e sull'inconfessabile natura del sentimento amoroso.
Sabato, 28/04/2018 - La verità, per i Greci antichi, non è un' acquisizione pacifica, al contrario è una violenza, una rottura, una folgorazione, un annullamento ed è ciò che accade ai personaggi di quest'opera i quali restano folgorati da verità taciute e tenute in fondo al cuore.
È il cuore avviluppato in una rete da pesca, il protagonista della pièce di Luciano Melchionna, il drammaturgo che evoca l'Aletheia o verità come svelamento, per raccontare una storia così vicina alla condizione di ognuno di noi. In un'atmosfera da tragedia greca, si consuma l'amore di Giulia che giunta al suo quarantesimo compleanno, nell'illusione di essere festeggiata da Matteo, il secondo marito e padre di suo figlio, viene smascherata al punto da rivelare le sue debolezze e quelle del compagno, forse l'unico punto di forza per sopravvivere a un rapporto in bilico tra l'amore presente e quello assente.
Tra le luci fioche delle candele, i battiti di un cuore incerto e la corifea Her che canta l'amore, dialoga e interagisce con gli attori, proteggendoli in un abbraccio confortante, la narrazione è rivolta al pubblico coinvolto e immerso nella vicenda tanto da annullare il divario della quarta parete. Lo spettatore, condivide le confessioni di Matteo incapace di andarsene dopo aver pronunciato la parola addio ed è pronto ad accogliere il grido di dolore del marito nel momento del suo congedo dalla moglie e di proseguire la storia, scegliendone il finale. L'amore per le cose assenti è un atto unico di rara bellezza, dove i sentimenti sono liberi di esprimersi, senza filtri e l'ipocrisia del mondo esterno in cui siamo etichettati, giudicati e finiamo per perdere identità e desideri. Siamo personaggi in cerca d'autore.
Giulia e Matteo invece, invocano l' autore nei momenti cruciali dello spettacolo e lui esiste tra le parole che ha scritto per loro.
E' possibile analizzare l'amore solo quando è finito perché ci riduce in pezzi eloquenti che sanno suggerirci in cosa siamo cambiati e ciò che è rimasto integro in noi.
L'autore e regista, ha saputo scegliere uno strepitoso cast per questo spettacolo sulle sfaccettature dell'amore, composto da Giandomenico Cupaiuolo, Valeria Panepinto ed Her. Altrettanto belle sono le scene di Roberto Crea, le musiche originali di Stag e i costumi di Milla.
La produzione è l'Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro.
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