India in lettere - Nel libro della scrittrice indocaraibica, una donna decide di seguire se stessa e i suoi desideri, dopo aver viaggiato in sogno nell’India del 1800
Silvia Vaccaro Giovedi, 17/02/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2011
È stato presentato a Roma in occasione della Fiera Più Libri Più Liberi Tenete alte le lanterne (Ed. 66than2nd) il romanzo dell’indo-caraibica Lakshmi Persaud. La protagonista è una donna indiana che decide di seguire se stessa e i suoi desideri, dopo aver viaggiato in sogno nell’India del 1800. Ho avuto il piacere di conoscere l’autrice e di approfondire la sua visione del mondo femminile, indiano e non, partendo dalla sua opera. Lakshmi, che è di origine indo-caraibica, mi ha spiegato che questo romanzo rispecchia il suo sentirsi “spiritualmente” indiana, nonostante della cultura caraibica e della sua matrice africana, apprezza la maggiore apertura che c’è da sempre nei confronti delle donne e del loro ruolo nella società. Questo romanzo parla di un passato remoto e di uno più recente, gli anni ’50, e ho chiesto all’autrice un giudizio sulla condizione delle donne nel 2011. “Credo che questo momento sia il migliore che le donne che abbiano mai attraversato: oggi c’è una fluidità nei confini geografici tra Stati, ma anche nel movimento del pensiero, e si può veramente apprendere da tutte le culture, cercando elementi che possano migliorare la vita della collettività. Sono dunque convinta che mai come oggi sia bello essere donne. Credo anche, che spesso, soprattutto in Occidente, siano loro a non usare bene la loro libertà. Invece di dimostrare a tutti i costi di essere come gli uomini e ricalcarne gli errori, a volte dovremmo fare un passo indietro e dimostrare coi fatti qual è il grado di rispetto con cui ci aspettiamo di essere trattate. Inutile illudersi che gli uomini cedano facilmente gli spazi di potere che conservano, chiunque ha il potere non ci rinuncia mai! Bisogna eroderlo lentamente con il pensiero razionale, con leggi che ci tutelino ma anche educandoci e aprendo la mente”. Lo straordinario e pragmatico ottimismo di Lakshmi è in grado di portarci in una dimensione che non è solo quella narrativa: le sue parole hanno la forza dirompente che può generare il cambiamento nella realtà.
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