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L'Africa cammina con i piedi delle donne

L'Africa cammina con i piedi delle donne

Presentazione Campagna per il premio Nobel della Pace 2011 alle donne africane

Giovedi, 26/05/2011 - La Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina, il 25 maggio 2011, è stata teatro di uno spettacolo multicolore e multietnico, che ha visto la presenza di uomini e donne, insieme, per la presentazione della campagna NOPPAW (Nobel Peace Prize for Africa Women). La conferenza è stata realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri ed il contributo di DGCS – MAE. Ad introdurre l’evento è stato Guido Barbera,il presidente di CIPSI (Coordinamento di Iniziativi Popolari di Solidarietà Internazionale)che con ChiAma l’Africa ha promosso la campagna. Barbera sottolinea come questo premio collettivo per la pace sia fondamentale, ora, per creare nuovi e produttivi ponti tra culture e persone.

Dopo i saluti del Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri, Stefania Craxi, la quale ha sottolineato il grande appoggio dell’Italia a questa campagna, lodandone gli intenti e definendola una “nostra priorità”, si sono avvicendati gli interventi delle varie donne africane presenti. Dalla teologa Hélène Yinda, che fa appello alla Comunità Internazionale, perché ascolti la richiesta di un’Africa dilaniata dalla colonizzazione e sottolineando l’importanza, in Africa, del contributo degli uomini di “buona volontà” come quelli che hanno lanciato nel 2010 il decennio della donna africana. L’egiziana Amany Asfour rileva poi pragmaticamente come l’Africa sia il Paese più ricco del mondo per le risorse, ma anche il più povero perché non le usa per sé, e così quelle potenzialità non vengono reinvestite nella stessa Africa. “Se”, afferma, “il potere è capacità di agire e concretizzare le proprie azioni” è esattamente questo ciò di cui hanno bisogno le donne africane, ed è per questo che bisogna sostenere questa campagna affinché ci sia una vera e propria alzata di scudi per il raggiungimento dell’obiettivo comune. L’intervento della scrittrice Fatoumata Kane evidenzia come NOPPAW sia un modo originale per dare visibilità e opportunità di ascolto a tutta la miriade di donne che sono nell’ombra, affinché vengano esse stesse consacrate in virtù dell’impegno profuso.

Così le donne africane, si raccontano, parlano della loro storia, in inglese, in francese, italiano, non importa, purché arrivi forte e chiaro il messaggio che la richiesta provocatoria di un Nobel collettivo sarebbe un riconoscimento a quello che hanno fatto, che fanno e che faranno, un riconoscimento alla loro forza di donne. E dice bene l'attrice e giornalista americana Clarissa Burt, “Quando ho saputo dell’iniziativa ho detto sì, perché non si può dire no!”. Ed allora, un passo dopo l’altro, camminiamo insieme alle donne africane.



26 Maggio 2011

Piera Francesca Mastantuono

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