L’esperienza politica totalizzante di Gina Borellini
Libri - La donna, la moglie, la madre, la partigiana, l’operaia, la militante
Caterina Liotti Martedi, 02/06/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2009
La prima volta che ho incontrato l’on. Gina Borellini è stata in un volume sulle donne della Resistenza: una ricerca promossa per il Trentennale dalla Commissione regionale “Donne e Resistenza” voluta e presieduta proprio da Gina Borellini, medaglia d’oro della Resistenza. Una sua frase mi aveva particolarmente colpita: “l’esperienza emiliana di questi ultimi 30 anni testimonia […] una lotta attiva e costante delle donne, una loro presenza dentro le istituzioni civili e politiche […] Le consistenti conquiste di questo periodo storico portano innegabilmente il segno delle donne”. Di quel segno, anche in relazione all’evento storico resistenziale che le aveva viste protagoniste, c’erano scarsissime tracce. Così, nonostante le donne avessero combattuto e compiuto gesti eroici, gli storici continuavano a dedicargli un capitolo a parte.
Anni dopo ebbi occasione di incontrarla a casa sua dove il figlio ci accolse con l’intento di farci vedere il materiale dell’archivio personale che Gina aveva intenzione di donare all’Udi.
Uscimmo dalla casa dell’on. Borellini con molto più materiale di quello che avevamo immaginato. Quell’archivio si rivelò una miniera di informazioni sulla sua vita e sulle organizzazioni politiche e associative che lei aveva praticato, una testimonianza viva della sua passione per la politica.
“Mia madre avrebbe voluto raccontare la sua storia. Diceva sempre che l’avrebbe fatto quando sarebbe stata in pensione! Voleva raccontarla ai giovani”, ci ha detto il figlio Euro Martini e questo risulta evidente dalla cura con cui sono stati conservati i documenti.
Il volume ‘Un paltò per l’onorevole. Gina Borellini Medaglia d’oro della Resistenza’ racconta questa storia; quella di una vita una vita dura, difficile, eroica.
Il titolo ricorda il paltò che le confezionarono le donne dell’Udi quando dovette recarsi a Roma come deputata nel primo Parlamento italiano e che le vediamo indossare sorridente nell’immagine di copertina mentre varca la soglia di Montecitorio sotto braccio ad Arrigo Boldrini.
La sua biografia viene ricostruita nel saggio di Mariagiulia Sandonà, attraverso i ricordi di tanti che l’hanno amata e stimata così come appaiono nei documenti e nelle immagini. Una preziosa testimonianza che racconta una pagina significativa della ricostruzione democratica del paese nel secondo dopoguerra. Il ‘dovere della scelta’ assunto senza compromessi, è il filo conduttore della vita di Gina Borellini e di un’intera generazione di donne e di uomini impegnati nella lotta contro il fascismo e il terrorismo.
L’inventario dell’archivio di Gina Borellini a cura di Mariacristina Galantini è pubblicato in appendice al volume.
Un paltò per l’Onorevole. Gina Borellini, Medaglia d’Oro della Resistenza.
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