Lunedi, 19/07/2010 - Spesso l’antifascismo viene associato alla Resistenza e alla Liberazione. Eppure, non si possono non ricordare coloro che agli albori della nascita della dittatura cercarono in ogni modo di contrastarne la definitiva salita al potere. In tal senso, sono emblematici i fatti Sarzana, insieme a quelli di altre città d’Italia come Viterbo, Grosseto e Treviso, avvenuti nel periodo del giugno - luglio 1921, che culminarono con il conflitto a fuoco con i fascisti avvenuto sul piazzale della stazione all’alba del 21 luglio 1921.
L’iniziativa culturale “Viterbo chiama Sarzana – Sarzana chiama Viterbo – L’esempio di ciò che bisogna fare” vuole ricordare, attraverso spettacoli e conferenze, le storie delle comunità locali e dell’antifascismo popolare di Viterbo e Sarzana del luglio del 1921.
Il 20 luglio 2010, alle ore 17.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Sarzana, si tiene la Conferenza sui Fatti del ’21, con la partecipazione di Luigi Fiori, Comandante partigiano; Antonello Ricci, regista dello spettacolo teatrale “Sotto assedio”; Andrea Ventura, autore di “Sarzana estate 1921 politica e violenza tra storia e storiografia”; il Professore Lorenzo Vincenzi, Direttore dell’Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Pietro M. Beghi”. Il 21 luglio, alle ore 11.00, sempre presso Sala Consiliare del Comune di Sarzana viene conferita l’onorificenza civica “XXI luglio 1921” ad Auung San Suu Kyi, leader birmana e Premio Nobel per la Pace. La sera alle ore 21.30, la manifestazione si chiude nella splendida cornice della Fortezza Firmafede, voluta da Lorenzo il Magnifico nel 1487, con lo spettacolo teatrale a ingresso libero “Sotto Assedio”, testo e regia di Antonello Ricci, con la compagnia viterbese “La Banda del Racconto” con Michela Benedetti, Pietro Benedetti, Olindo Cicchetti, Domenico Coletta, Sara Grimaldi, Medea Labate ed Edoardo Mantelli. La performance musico-pittorica è a cura di Alfonso Prota.
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