Dopo la sentenza negli USA, sarebbe ora di chiedere l’abolizione dell’obiezione di coscienza in Italia
Così il rovesciamento della sentenza del 1973 acquista il significato di una grave limitazione dei diritti delle donne. Il culto che abbiamo sempre portato per la democrazia americana (quante volte abbiamo citato il diritto alla felicità scritto nella Dichiarazione d’Indipendenza del 1776!) sta subendo attentati regressivi preoccupanti, dopo aver visto l’attacco al Campidoglio da parte di una banda di caratteristi da circo che toglieva valore al tentativo di “colpo di stato” di Tramp.
Con questo attacco alla libertà femminile - che riguarderebbe anche la libertà maschile se il cittadino maschio non sfuggisse alla responsabilità che riguarda anche chi lascia sola la donna - la Conferenza episcopale americana potrà procedere (ci aveva provato, stoppata dal papa) a scomunicare il Biden pro-choice. Le americane debbono reagire e avere la solidarietà di tutte, ma le italiane debbono prestare attenzione preventiva, anche se la 194 italiana giuridicamente è una legge per la maternità responsabile e l’interruzione volontaria della gravidanza. Dovremmo alzare il tiro e chiedere l’abolizione dell’obiezione di coscienza.
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