Maternità negate - La Sottosegretaria ai Diritti e Pari Opportunità, Donatella Linguiti, in merito all’a possibilità negata all’assistenza sanitaria
Castelli Alida Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2008
“In questi giorni si parla tanto di quando inizia una vita e di rianimare feti nati prima della ventiduesima settimana. Al di là del merito, è grave che si rimettano in discussione in maniera strumentale diritti acquisiti per l’autodeterminazione della donna; Mi stupisce, invece, che non si dica nulla sulle tante persone che non hanno accesso, in vita, alle cure essenziali”- così si è espressa la Sottosegretaria ai Diritti e Pari Opportunità, Donatella Linguiti, accogliendo la richiesta di numerose associazioni che hanno inviato una lettera a diversi ministeri per denunciare l’esclusione dall’assistenza sanitaria nazionale di alcuni cittadini che, seppur comunitari, non hanno accesso alla cure essenziali e alle prestazioni che riguardano la maternità e l’interruzione volontaria di gravidanza. “Ritengo molto grave che le donne bulgare e rumene, che sono comunitarie ma non hanno alcuni requisiti che integrano il permesso di soggiorno come quelli dei cittadini extracomunitari, debbano essere discriminate e non possano ricevere le cure per la loro salute. È un fatto in evidente contrasto con la Costituzione e con le norme vigenti, ma soprattutto limita ancora una volta la libertà di scelta delle donne di scegliere sul loro corpo, e va urgentemente affrontato”.
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