Libri - Dai quartieri spagnoli alla dolce vita romana, la storia di un femminiello napoletano, Carmelo Cosma detto la Tarantina
Colla Elisabetta Domenica, 24/11/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2013
Dai quartieri spagnoli alla dolce vita romana, la storia di un femminiello napoletano, Carmelo Cosma detto la Tarantina, è raccolta dalla brava saggista e documentarista Gabriella Romano sempre attenta a temi di ‘generi’. “Decidere di parlare apertamente del proprio passato è stato finora una completa eccezione nel panorama della cultura gay-lesbo-trans italiana soprattutto per chi appartiene alle generazioni nate prima della Seconda Guerra mondiale, quindi il fatto che la protagonista del libro abbia deciso di farlo è di per sé significativo e in qualche modo è un segnale di un cambiamento profondo: il muro di silenzio si è, negli anni, sgretolato, si diffonde una cultura del coming-out, la cultura glbtq italiana si racconta sempre di più”. Finita la guerra la Tarantina si trasferisce a Roma, per vivere pienamente e liberamente la sua ‘dolce’ vita in un periodo di grande euforia che lei ricorda così: “D’improvviso la guerra ci sembrò lontana, ci scrollammo di dosso la polvere, la fame, la fatica del dopoguerra, per la prima volta alzammo gli occhi e guardammo avanti. A quei tempi Roma era una calamita, tutti sognavano di vivere nella città del cinema, la capitale della mondanità di cui leggevamo sui rotocalchi”. Ma la vita della Tarantina non è stata segnata solo da incontri, amicizie, amori (anche con note personalità della scena romana del tempo) e momenti festosi, ma anche da precarietà, sofferenza e abbandono (nell’intervista parla liberamente sia delle esperienze di carcere a Poggio Reale sia del rifiuto da parte della famiglia). “La verità che emerge da queste pagine - conclude l’autrice - è che il passato della comunità glbtq italiana è fatto di storie straordinarie, commoventi, spesso di vero ed autentico eroismo”. Il libro è completato da un saggio di Eugenio Zito, psicologo e dottore di ricerca in Studi di Genere, dal titolo Femminielli: c’era una volta a Napoli?, che descrive come il “formarsi di un genere altro, che integra femminile e maschile (…) fenomeno presente in molte culture e in quasi tutte le epoche storiche’, a Napoli assunse delle caratteristiche ‘proprie’”.
La Tarantina e la sua “dolce vita”
Racconto autobiografico di un femminiello napoletano
Raccolto da Gabriella Romano con un saggio di Eugenio Zita
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