Le donne della rete femminista DICHIARIAMO su Tony Effe e sul servizio pubblico radiotelevisivo
Convalidare questo come “controcultura” rende ipocrite tutte le intitolazioni a Giulia Cecchettin e alle altre donne assassinate, anzi rinnova negli uomini quel senso di “licenza di uccidere” che ogni anno si concretizza in centinaia di femminicidi.
Questo particolare cantante non è il primo a esprimere misoginia violenta ma ne ha addirittura alzato il livello e non siamo disposte a soprassedere. Dal palco di Sanremo non si tollererebbero messaggi razzisti, omofobi o di intimidazione mafiosa. Prendiamo atto che l’odio per noi donne è ancora considerato un problema minore, di maleducazione. E non passa inosservato ai nostri occhi.
Le donne della rete femminista DICHIARIAMO
Cristina Gramolini, Roberta Trucco, Francesca Palazzi Arduini (Femminismi blog), Daniela Dioguardi, Stella Zaltieri Pirola, Laura Minguzzi, Anna Merlino, Anna Maria Bardellotto, Tiziana Adele Nasali, Tiziana Luise, Maria Castiglioni, Grazia Cerulli, Clelia Pallotta, Wilma Plevano, Cecilia Alagna (Lune e Lame - Collettivo di lesbiche e bisessuali), Susanna Dalla Longa, Sandra De Perini, Luciana Tavernini, Ilaria Baldini, Danila Giardina, Caterina Gatti, Anna Di Salvo, Doranna Lupi, Raffaella Cioffi, Ada Campa, Giovanna Camertoni, Vittoria Tola, Pina Mandolfo, Laura Giusti
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