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LA VIOLENZA DEI NUMERI - di rete D.i.Re

LA VIOLENZA DEI NUMERI - di rete D.i.Re

APPELLO AL GOVERNO ITALIANO, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MARIO MONTI ALLA MINISTRA DEL LAVORO CON DELEGA ALLE PARI OPPORTUNITA’, ELSA FORNERO PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Giovedi, 24/11/2011 - Comunicato Stampa 25 Novembre 2011

Il problema della violenza di genere si presenta ancora oggi in maniera dirompente e grave, in questo momento più che mai è necessario l’impegno delle donne attraverso Reti Nazionali e Internazionali per rafforzare tutte le forze in campo, ricordando che alla base di ogni violenza di genere c’è la discriminazione, che può essere superata solo con una reale presenza delle donne nella sfera pubblica e negli ambiti decisionali, con un riequilibrio di potere in politica, nella cultura con cui si esprime la società civile, ma anche con un sapere giuridico più giusto.



LA VIOLENZA DEI NUMERI APPELLO AL GOVERNO ITALIANO, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MARIO MONTI ALLA MINISTRA DEL LAVORO CON DELEGA ALLE PARI OPPORTUNITA’, ELSA FORNERO PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE




A 12 anni dalla risoluzione 54/134 con cui le Nazioni Unite hanno istituito il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne invitando Governi, Istituzioni, Organizzazioni Internazionali e Ong, a concentrare la loro attività per combattere la violenza di genere,



L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE D.i.RE (Donne in Rete contro la violenza)

associata alla Rete Europea Wave (Women against Violence Europe) e alla

Rete Mondiale GNWS (Global Network of Women’s Shelters), come coordinamento di 58 Centri Antiviolenza e Case delle Donne su tutto il territorio italiano,



SEGNALA AL NUOVO GOVERNO ITALIANO




 

-­ 13.696 donne vittime di violenza che nel 2010 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza/Case delle donne aderenti a D.i.Re, di cui il 78% “nuovi casi” e il 71% di nazionalità italiana;

-­ di queste donne il 57% ha subito violenza fisica (calci, pugni, schiaffi, uso di coltelli, tentati omicidi), il 18% violenza sessuale (stupri, rapporti sessuali imposti), il 63% violenza psicologica (denigrazioni, umiliazioni, minacce di violenza e/o di morte), il 32% violenza economica (privazione o controllo del salario, impegni economici e/o legali imposti, abbandono economico) e il 13% stalking (minacce, atti persecutori);

-­ gli autori di questi reati sono: 64 % partner, 20% ex partner, 8% familiare, 6% conoscente, 2% estraneo;

-­ le violenze che si sono concluse con femicidi nel 2010 sono aumentati del 6% rispetto al 2009 e per il 96% sono avvenuti in famiglia o per mano di ex partner con moventi legati per lo più a gelosia, controllo o per mano di uomini respinti: nel 2010 le donne uccise sono state 127, e nei primi 9 mesi del 2011 erano già 92.



A questo sia aggiunga che in Italia quasi 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni (31,9%) ha subito nella vita almeno un tipo di violenza e tra queste quasi 700 mila avevano figli al momento del fatto (Ricerca all’interno del Progetto Europeo Daphne III), mentre nel mondo si stima che una donna su tre viva una forma di violenza di genere (Report di UNWomen sulla violenza globale).



Una catastrofe a cui l’Italia non sa ancora rispondere in maniera adeguata in quanto, a fronte della raccomandazione del Consiglio d'Europa che stabilisce che ogni Paese europeo garantisca un posto letto per ogni 10 mila abitanti, in Italia su 5.700 posti per donne in fuga dalla violenza, ve ne sono solo 500. Di fronte a questo quadro così allarmante, l’Associazione Nazionale D.i.Re vede con preoccupazione che un Ministero come quello delle Pari Opportunità sia stato accorpato con delega al Ministero del Lavoro, e confida che la Ministra Elsa Fornero supporti i Centri Antiviolenza Italiani, continuando a sostenere il lavoro dei Centri Antiviolenza sia a livello economico che politico, per rafforzare e ampliare il supporto dello Stato italiano alle donne che hanno subito violenza.



Infine l’Associazione Nazionale D.i.Re chiede al neo Governo di firmare la Convenzione Europea per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, nata a maggio a Istanbul, che costituisce il punto più alto raggiunto in questo lunghissimo percorso di armonizzazione delle leggi, delle politiche e delle strategie di intervento, sottoscritta già 16 paesi europei, con l’impegno di superare la violenza di genere. Le associate D.i.Re continueranno, come fanno da più di 20 anni, a fornire alle donne in situazione di violenze e ai loro figli/ie, il prezioso supporto professionale, ma attendono dalla politica e da tutta la società italiana un forte segnale di assunzione di responsabilità collettiva per fermare questa inaccettabile tragedia quotidiana.

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