Mercoledi, 20/09/2023 - Una storia vera, drammatica e sconvolgente, da cui il regista Jean-Paul Salomé ha tratto "La Verità secondo Maureen K.", un film dedicato al coraggio e alla determinazione di una donna impegnata in un’aspra lotta sindacale.
Si tratta di Maureen Kearney, irlandese, trasferitasi in Francia per insegnare l’inglese ai lavoratori di una grossa impresa, Areva, e diventata sindacalista in seguito: il top manager incaricato di risanare l’azienda si permetterà di minimizzarne il ruolo, prima infastidito e poi accecato dall’ira per essere ostacolato nei suoi intrallazzi da una “donnetta”.
Il personaggio affidato all’eccelsa Isabelle Huppert (70 anni e non sentirli!) è, invece, un concentrato di tenacia, senso della giustizia e – perché no? – ambizione: arriverà fino al Presidente della Repubblica per perorare la causa dell’industria nucleare francese ma soprattutto delle maestranze, i cui contratti sono messi a rischio dalla svendita di Areva ad un colosso cinese del settore.
Come dichiarato dalla grande attrice parigina, Maureen “combatte contro una specie di Idra tentacolare che è molto più grande di lei, e, allo stesso tempo, lotta per qualcosa di molto semplice: salvare posti di lavoro. Potrebbe arrendersi, ma dentro di lei c’è una feroce volontà di combattere”.
Tuttavia, la vicenda, pur se originata da uno scontro politico-industriale di grande valenza strategica, lo mette in secondo piano per evidenziare il dramma di una donna che subisce una violenza terribile, prima fisica e psicologica e poi giudiziaria – il titolo scelto dalla distribuzione italiana ‘La Verità secondo Maureen K’ è, per una volta, più appropriato di quello originale (La Syndicaliste): il tema centrale è, infatti, l’accertamento di una verità che, pur se inconfutabile, viene ribaltata secondo un procedimento tipicamente kafkiano.
Dopo aver svelato i piani scriteriati dei grandi imprenditori, Maureen inizia a ricevere minacce, rapine e infine un’orribile aggressione in casa propria, con connotati politici e sessuali al tempo stesso. Mano a mano, i particolari dell’accaduto vengono però messi in dubbio dagli inquirenti, che sospettano della stessa Maureen in quanto ritenuta da un lato psicologicamente instabile e dall’altro affetta da manie di protagonismo – ha osato sfidare i potenti industriali…
Si comincia a scavare nel suo passato, da cui emerge che a vent’anni, tornando da una festa, aveva accettato un passaggio in macchina da uno sconosciuto che l’aveva violentata… Ed ecco che, come troppe e troppe volte accade, la vittima viene colpevolizzata: “In fondo se l’è cercata” è il disgustoso refrain.
Ma la nostra sindacalista, dopo essersi vista costretta a ritrattare per salvaguardare la propria sanità mentale e l’integrità della propria famiglia, troverà la forza – grazie anche alla coraggiosa solidarietà offertale da una giovane poliziotta – di riprendere la lotta in difesa della verità e della propria dignità.
Distribuito da I Wonder Pictures, il film sarà nelle sale italiane il 21 settembre: da non perdere.
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