Melchiorri Cristina Sabato, 27/12/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2015
Sono Angela, vorrei qualche consiglio per smettere di discutere con le colleghe sugli oggetti personali che tengo sulla scrivania. Foto, piantine e pacchetti di merendine sembra che diano fastidio, ma in fondo che c'è di male a personalizzare il luogo dove passo tante ore al giorno?
Angela Mazzi, Assago (Milano)
Certo, Angela. Intanto valuta lo stile generale della tua azienda e l'immagine che questa vuole dare di sé. Se è consentito personalizzare la scrivania, questo va fatto nel rispetto dello stile aziendale e dei colleghi con cui condividi lo spazio. Cerca di essere flessibile e disponibile nel cogliere le osservazioni di chi ti sta vicino. Se c'è qualche elemento di disaccordo, evita di brontolare o discutere, ma cerca di trovare soluzioni. E rifletti anche sul fatto che il modo in cui gestisci la tua scrivania parla di te. Quindi rispetto, misura e coerenza con il lavoro che fai. Se ti circondi di pupazzetti, foto dei bambini, foto del gatto, souvenir dei viaggi, merendine, mele, ecc non sarà la tua professionalità a colpire chi ti guarda mentre lavori. Un consiglio in più che ci viene dall'antica arte del Feng Shui: per rigenerare la nostra energia personale anche quando lavoriamo, è utile liberare la scrivania da tutte le cianfrusaglie. Ad esempio, riponi pinzatrice, forbici, merendine, cancelleria in un cassetto. Anche le pratiche inevase, accumulate in disordine sulla scrivania rimandano, attraverso i nostri occhi, input di caos e fatica al nostro cervello. E trasmettono di noi l'immagine di chi non si sa organizzare.... Lascia sulla scrivania solo quello che ti serve per lavorare: computer, telefono, agenda, penna e la pratica di cui ti stai occupando. Abituati a cestinare tutte le carte divenute superflue. Lo stesso vale per i file del pc. Pulisci l'hard disc il venerdì pomeriggio e, se ti serve, riorganizza l'archivio in cartelle. Oltre a fare ordine, in senso fisico e mentale, cura la tua immagine e te stessa quando lavori. Ho conosciuto giovani donne, che aspiravano a passare dal ruolo di assistente a quello di manager, ma continuavano a presentarsi con uno stile "gregario", vestendo casual, in modo approssimativo, senza curare capelli e trucco. Dando cioè un'immagine di sé non coerente con chi ha personalità, oltre che capacità, per svolgere un ruolo direttivo. Certo, lo stile non è l 'unico elemento che conta, ma conta, conta......
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