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La Traviata diretta da Sofia Coppola

La Traviata diretta da Sofia Coppola

La bravura di Sofia Coppola è di mantenere l’opera tale quale è tramandata da Giuseppe Verdi

Venerdi, 27/05/2016 - La Traviata diretta da Sofia Coppola

di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media



Ho cercato di mettermi nei panni di Violetta per trovare una chiave contemporanea". Così ha interpretato 'La Traviata' Sofia Coppola, la regista alla sua prima prova con la lirica con la direzione di Jader Bignamini e le scene di Nathan Crowley scenografo britannico già scenografo di Batman Begins .



Valentino, che al progetto ha contribuito anche disegnando gli abiti di Violetta che hanno un tocco di rosso, un colore che si porta appresso da sempre e un tocco di alta moda. Costumi che esprimono la freschezza e la fragilità di questa donna.



Precisa stilisticamente la Violetta della brava e bella Francesca Dotto. Antonio Poli esprime un Alfredo superficiale, come è il personaggio. Perfetto il ritratto del padre borghese incarnato dal sempre bravo Roberto Frontali. Forte la durezza e il gelo del barone interpretato da Roberto Accurso. Tutta la compagnia è giusta, corretta.



La scena d’apertura è sbalorditiva: un lungo scalone bianco in primo piano, e sullo sfondo un salone, ancora buio. Scende, dall’alto, Violetta, come Gloria Swanson in Viale del Tramonto. E il Teatro dell'Opera di Roma si riempie dell'incanto delle fiabe.



Giunta sul pavimento della sala, si guarda intorno, si accosta a un piccolo tavolo, accende due candele, la sala s’illumina, comincia la festa. Bello, raffinato. Eleganti i costumi, in cravatta nera gli uomini, abiti lunghi le dame.



Sempre Libera è comunque emozionante da sentire, come il rincorrersi delle voci di Violetta e Alfredo. E dopo la discesa magistrale dalla lunga scala il gorgheggio è eccitante.



Tutta la modernità dell’opera è nei costumi di Valentino e nelle scenografie di Nathan Crowley perché la bravura si Sofia Coppola è di mantenere l’opera tale quale è tramandata da Giuseppe Verdi. E’ questa la scelta coraggiosa della regista, perché l’opera in sé è talmente una follia che non va aggiunto altro. Follie, folliee, follieee!!!!!!!!!!!!!!!!!!



E quell’ululato sul letto di morte rimane l’estasi della nostra cultura: Amami Alfreeeedo, Aaaaaaaaaaaaaaaamami Aaalfreeedo. Non c’è nulla da aggiungere. Muore Violetta tra le braccia di Alfredo e del padre di lui. Chiude così la scena della favola infinita diretta da Sofia Coppola.

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