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La STRAFERRARA compie 89 anni  di  Maria Cristina NASCOSI SANDRI

La STRAFERRARA compie 89 anni di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Il 14 agosto prossimo la compagnia dialettale più antica ferrarese - ed una delle più antiche d’Italia – compirà 89 anni

Giovedi, 13/08/2020 - Sta per raggiungere – lo diciamo sottovoce e scaramanticamente – il traguardo invidiabile dei 90 anni.
Sono, infatti, proprio 89 anni che la STRAFERRARA è sulla breccia o, per meglio dire, sul… palcoscenico.
E quasi sette anni son trascorsi dalla scomparsa di Beppe Faggioli, attore, regista e capocomico dal 1967, insieme con la moglie e compagna nella vita e sulle scene, Rossana Cici Spadoni, figlia del fondatore della più che unica compagine teatrale dialettale ferrarese.

L’aver resistito nel tempo vuol dire che chi ne ha tenuto e tiene le fila ha saputo creare un legame imprescindibile tra tutti i componenti, nel tempo, che va al di là di una ‘semplice’ passione per il teatro.
Fu fondata il 14 agosto 1931 da Ultimo Spadoni insieme con un piccolo gruppo di amici e sodali, da tempo veterani delle scene, non solo attori, ma anche autori di gran livello e cultura.
La prima recita avvenne il 3 settembre di quell’anno al Teatro dei Cacciatori di Pontelagoscuro con la commedia “Pàdar, fiòl e...Stefanìn” e la farsa “L’unich rimèdi”, scritte entrambe da Alfredo Pitteri, commediografo, artista, intellettuale e molto più, di fama nazionale.

Allora era di prammatica, quasi un classico, concludere la serata, dopo la commedia, con una farsa. Da quella memorabile recita la Straferrara prese l’avvio e lavorò quasi per un anno intero al cinema-teatro Diana di Ferrara. L’anno successivo iniziò un’intensa 'tournée' in tutti i teatri della provincia diffondendo ovunque passione per il teatro dialettale ferrarese. Il crescendo dei successi portò la compagnia al teatro Nuovo ed al teatro Verdi di Ferrara, dove si esibì per molte recite: in entrambi i teatri riscosse molto successo grazie alla bravura degli interpreti, alla cornice scenica ben curata a tutti gli effetti ed all’esecuzione del lavoro, resa maggiormente piacevole, in alcuni spettacoli, dalle canzoni e dalla musica innestati con buon gusto.

Il suo lavoro corale non conobbe soste neppure in tempo di guerra, sotto i bombardamenti continuando la propria attività, pur sotto l’incubo delle incursioni aeree, recandosi con mezzi di fortuna anche nei pochi teatri di provincia disponibili, per portare un po’ di svago e di conforto agli sfollati.
La sua notorietà si diffuse, nel tempo, in molte città della nostra regione.
E così la Straferrara si produsse validamente negli anni del dopoguerra nei migliori teatri tra cui il Savoia di Rimini, il Rasi di Ravenna, il Principe di Modena, il Duse di Bologna ed il famoso Regio di Parma in cui rappresentò "A la partigiana", un classico di Alfredo Pitteri a tutt’oggi rappresentato da altre compagnie come il forlivese Cinecircolo del Gallo, presieduto dal compianto Aurelio Angelucci, capocomico, regista, attore ed erede spirituale dello stesso Pitteri.

Ferrara ha riconosciuto, seppur lacunosamente e, di sicuro, non quanto avrebbe meritato, l’opera davvero encomiabile della Straferrara: nel 1976 la compagnia ricevette dalla Camera di Commercio il premio Masi – Recchi per “l’alto contributo dato alla valorizzazione del patrimonio linguistico ferrarese, mantenendo in essere un teatro dialettale provinciale”.
Più avanti, nel 2002, nell’anno in cui fu pubblicata la loro biografia*, l’Associazione Stampa locale attribuì a Beppe Faggioli un premio alla carriera, la cui motivazione evidenziava, fra l’altro, che “...l’Artista ha saputo trasmettere anche alle giovani generazioni la passione per questo genere di teatro, tanto che alla vecchia e gloriosa Straferrara si sono affiancate in città ed in provincia alcune compagnie composte in massima parte da attori giovani”.
E nel nome e nel ricordo di Beppe, oltre agli auguri di almeno altri splendidi 89 anni, auspichiamo un 'ad maiora' a tutto tondo e con grande affetto, rivolto a ‘Cici’ Rossana Spadoni Faggioli, splendida ed ineguagliabile erede di un pezzo della Cultura e della Civiltà Ferraresi.

*(cfr. Maria Cristina NASCOSI, I Settant’anni della Straferrara, Ferrara, Carife-Comune di Ferrara, 2002, 6° volume della collana 'Cóm a dzcurévan/Come parlavamo', emanazione di AR.PA.DIA., l'Archivio Padano dei Dialetti del Comune di Ferrara).

Foto:
Cici Rossana SPADONI FAGGIOLI - ©Foto F.Sandri - AIRF
Copertina libro I SETTANT'ANNI della STRAFERRARA - di M.Cristina NASCOSI - © Photo FRANCO SANDRI (A.I.R.F.)


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