Lunedi, 01/04/2024 - E’ appena iniziato a Fondazione Cini - proposto nella Stanza Duse, l’archivio visitabile dal 2011 - il terzo ed ultimo appuntamento di una meravigliosa trilogia di esposizioni (https://www.noidonne.org/articoli/eleonora-duse-e-venezia-parte-i-19289.php) (https://www.noidonne.org/articoli/eleonora-duse-e-laitalia-parte-ii-20242.php ), questa volta dedicata alla ricezione internazionale del teatro di Eleonora Duse. L’obiettivo è di allargare lo sguardo oltre alla dimensione nazionale e ricostruire il modo in cui la recitazione della Duse colpì il pubblico estero, contribuendo alla rivoluzione artistica del primo Novecento teatrale.
La collezione di materiali conservati presso l’Istituto per il Teatro ed il Melodramma è di straordinaria ricchezza: fotografie originali, carteggi, copioni annotati, documenti contabili e registri di compagnia, abiti e memorabilia vanno a costituire, di volta in volta, percorsi tematici in grado di svelare aspetti della vita e dell’arte e dell’intelligenza antesignana di questa affascinante attrice ed imprenditrice.
Così, attraverso la stampa del tempo e gli scritti che le sono stati dedicati, il visitatore sarà guidato alla scoperta di una delle pagine più felici del teatro italiano di tutti i tempi. Voci vicine e lontane, testimoni, come quelle tra le molte a disposizione, di Charles Spencer Chaplin (Charlot), Anton Čechov, Isadora Duncan, Yvette Guilbert, Hugo von Hofmannsthal, George Bernard Shaw, Lee Strasberg, Konstantin Sergei Stanislavskij, in grado di raccontare di un’attrice rivoluzionaria, ispirata e capace di influenzare chi ha avuto la fortuna di vederla in scena.
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