La squadra rivelazione di seria A di calcio femminile a 5, l’unica in Calabria a calcare la scena nazionale di categoria, chiude per minacce.
Dopo sei anni di attività, nonostante l’entusiasmo e i risultati eccellenti di questi anni, l’Asd Sporting Locri, società di calcio femminile a 5, ha annunciato il ritiro dal campionato nazionale di serie A Elite e la fine di ogni attività.
La decisione del presidente, Ferdinando Armeni, di gettare la spugna assieme alla dirigenza, arriva dopo una serie di avvertimenti in stile mafioso, con frasi e inviti minacciosi a farsi da parte, contenuti in alcuni biglietti anonimi fatti recapitare allo stesso Armeni alla famiglia e ad altri dirigenti dello Sporting Locri.
Anche nell’ultimo messaggio rinvenuto sull’auto del presidente, trovata con il pneumatico sfasciato, c’era scritto “Forse non siamo stati chiari. Lo Sporting Locri va chiuso”.
Gli episodi sono stati denunciati a carabinieri e polizia, che hanno avviato accertamenti per vagliare la natura delle minacce e risalire agli autori.
“Siamo senza parole - dice Armeni - il nostro è solo un hobby, una passione per lo sport calcistico. Non è accettabile che si possa correre il rischio di essere colpiti anche nei nostri affetti più cari. Certo, può darsi che si tratti di una bravata, ma davvero non ce la sentiamo di andare avanti. Inutile nasconderlo, c’è rammarico nel dover chiudere dopo anni di successi che ci hanno consentito quest’anno di diventare la squadra rivelazione del campionato nazionale di serie A. Non riusciamo a capire, tuttavia, quali interessi ci possano essere da parte di chi vuole ostacolare un’attività sportiva come questa”.
Lo Sporting Locri è ritenuta, anche per il suo attuale quinto posto in classifica, la squadra rivelazione della serie di calcio femminile a 5, l’unica calabrese in nazionale di categoria.
Il sostegno al presidente, alla squadra e alla dirigenza è giunta da tutta l’Italia insieme alla solidarietà delle altre società presenti nel campionato nazionale. Il presidente della Commissione contro la ’ndrangheta del Consiglio regionale Arturo Bova e il sindaco di Locri Giovanni Calabrese ha anche invitato i vertici del club a non ritirare la squadra dal campionato. Il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha espresso vicinanza - con l’invito alla società ad andare avanti – insieme al segretario regionale del Pd Ernesto Magorno.
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