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La sorellanza (dimenticata) delle donne al potere

La sorellanza (dimenticata) delle donne al potere

Le idee di Catia Iori - Sheryl Sandberg prima capo di gabinetto al Dipartimento del Tesoro americano oggi a capo di Facebook....

Iori Catia Domenica, 07/04/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2013

Non è stata sempre ricca: al successo e alla soddisfazione personale è arrivata da sola senza l'ombra di un protettorato maschile o un fantasma di un amante nascosto. Sto parlando di Sheryl Sandberg prima capo di gabinetto al Dipartimento del Tesoro americano oggi a capo di Facebook. Ciò che mi colpisce è che è arrivata non contro le altre donne ma grazie alle altre donne che ora in una specie di sorellanza etica recupera a sé, grata di averle spianato la strada. Figlia di un oculista e di una donna che ha rinunciato al dottorato per crescere i figli, ha conquistato tutto con le sue mani. Eppure - e ne ero certa - ha raccontato di essersi sentita un'imbrogliona quando si è laureata prima del suo anno in Economia ad Harvard, e di aver temuto che quel successo le avrebbe solo inimicato gli altri: un uomo - si rese conto - non lo avrebbe mai pensato. Magari si sarebbe stracciato un poco le vesti come fanno certuni che giunti all'apogeo di una carriera quasi inimmaginabile "si vendono" come eterni precari a parole, per poi confermarsi nei fatti a un passo dalle posizioni più prestigiose. Da allora si è convinta che siano le insicurezze a fermare le donne, ancora prima delle barriere esterne che pure esistono. Compresa la convinzione che sia impossibile conciliare carriera e maternità, o il senso di colpa nei confronti dei figli che rimangono perlopiù soli a casa. L'obiettivo dei circoli di cui si è fatta promotrice non è cambiare il mondo - come le rimproverano con scarso senso della realtà - ma continuare a dire alle donne che non devono aver paura di sedersi al tavolo di comando. Anche se il loro successo sarà considerato una colpa."Trenta anni dopo che le donne sono diventate il 50% dei laureati USA , gli uomini continuano a detenere il potere ai vertici dell'industria e della politica" accusa Sandberg nel suo libro manifesto che uscirà tra qualche giorno. Io non so bene come stiano le cose perché in un’Italia oggi a un passo dal baratro economico e politico la situazione femminile si è addirittura arenata. Tuttavia è vero che quelle poche che sono ai posti di comando non si attivano per figliare altre donne al potere, semplicemente le tengono a distanza come se temessero una loro tacita vendetta. Pensate che sul territorio in cui scrivo a fronte di decine di sforzi spesi per la causa delle donne ci sono casi di assessore, manager e donne pubbliche che si guardano bene dal far progredire le loro amiche, quasi come se l'ingresso nella stanza dei bottoni avesse fatto loro dimenticare tutto il percorso fatto assieme. Non è triste tutto questo? Disgustoso per alcune, semplicemente doloroso per altre. Io ho tuttavia la convinzione che non dureranno a lungo perché saranno loro stesse vittime di quel meccanismo che, in una sorta di sindrome di Stoccolma, stanno ostinatamente tutelando.



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