Login Registrati
La scomparsa di Liliana Barca... - di Vittoria Tola (UDI) e altre testimonianze

La scomparsa di Liliana Barca... - di Vittoria Tola (UDI) e altre testimonianze

La scomparsa di Liliana Barca, con l’emozione di una perdita, porta con sé una miriade di ricordi ... Il ricordo di Elisa Ercoli (Differenza Donna) e di Maria Grazia Ardito

Mercoledi, 05/12/2012 - 5 dicembre 2012. La scomparsa di Liliana Barca, con l’emozione di una perdita, porta con sé una miriade di ricordi e di immagini che fanno parte della mia vita e della storia politica delle donne dell’ UDI, delle donne a Roma. Me la ricordo in via Colonna Antonina, sede dell’ UDI di Roma dove arrivai giovanissima nel 1972 e me la ricordo nella battaglia per i nidi, ma soprattutto quando incominciammo la battaglia per i consultori pubblici come servizio nuovo e specialistico, di genere si direbbe oggi, là dove fosse possibile affrontare i nuovi temi su salute, sessualità, maternità e aborto come il femminismo li andava declinando in modo dirompente in quegli anni. La memoria rimanda una serie di flashback di riunioni piene di passione e sit –in pieni di energia davanti al Senato e alla Camera fino a quando la legge fu varata. Conversazioni e discussioni interminabili, all’ UDI di Roma, all’ UDI Nemorense, nel Pci, a casa sua. Le riunioni di preparazione e di approfondimento organizzate da Luciana Viviani, della segreteria nazionale, in cui Liliana cominciò a delineare con i suoi interventi quella linea ricca di elaborazioni collettive e intuizioni personali che la portò a sostenere il valore non solo dei consultori in sé ma il modo in cui “le donne per i consultori” dovevano affermare nei confronti di istituzioni e operatori una relazione e una pratica innovativa sulla salute delle donne e sul valore della loro autodeterminazione poi sancita dalla 194. Ancora la ricordo come protagonista, insieme a tante di noi, nella discussione e nel varo della legge regionale del Lazio che, non solo fu la prima, ma che riconobbe, anche per suo merito, il valore della partecipazione delle donne e il lavoro di équipe basato su una visione olistica della salute e sulla prevenzione. La ricordo nelle occupazioni delle sedi ex ONMI o degli ospedali per far applicare la 194, nei confronti serrati con Petroselli su questi temi, nei convegni e nei momenti di riflessione critica che organizzò quando esplose il problema della riproduzione assistita, lei cosi apparentemente incongrua per la sua discreta eleganza in quei momenti di lotta che poi sono continuati nei momenti di confronto e discussione sulla violenza contro le donne. Quella storia e questa cultura abbiamo difeso, come movimento di donne a Roma rifiutando la proposta di legge Tarzia della giunta Polverini e riuscendo a farla fallire nonostante tutti i pronostici. Liliana ha seguito con la passione di sempre, nonostante la sua malattia, questo lavoro e ha cercato di sostenerci ed aiutarci come sempre.

Di questo abbiamo parlato nell’ultima assemblea nazionale dell’UDI alla quale, nonostante tutto, era riuscita a venire.

Ciao Liliana



Vittoria Tola, portavoce UDI



---------------------

Care tutte,

noi di Differenza Donna siamo state colte da questa brutta notizia della scomparsa di Liliana e i ricordi ci hanno riempito una giornata tra di noi. La ricordiamo e la ricordo quando a 23 anni, nel 1993, sono entrata a Differenza Donna. Era saggia, femminista, radicale quanto capace di ascoltare con serenità e di confrontarsi con tutte. Ricordo le riunioni nella sua casa, con suo marito che ogni tanto passava. Ricordo la figlia forte, determinata, consapevole, impegnata nei Pronto Soccorso di New York per sostenere le/i bambine/i con traumi. Liliana era, rappresentava e rappresenta un pezzo di storia importante per le donne italiane, una donna importante e consapevole, da non dimenticare; ci lascia una eredità difficile ma che vogliamo prendere come assunzione di responsabilità.

Un caro saluto a tutte

per Differenza Donna

Elisa Ercoli



---------------------------



Se penso a Liliana Barca, vedo una donnina piccola, dall’aspetto delicato quasi fragile. Ma anche una donna determinatissima, tenace, che non soccombe, che resiste con le unghie e con i denti a qualsiasi sopruso, soprattutto se perpetrato su altri. Liliana aveva qualche decennio più di me, ma non ha mai fatto la maestrina, anzi da noi più giovani, quando eravamo insieme all’UDI, voleva imparare e per davvero, senza snobismi. Diceva: Grazia Vittoria, voi che ne pensate, ed esprimeva un candore ed una ingenuità tanto colossali, quanto veri. I ricordi si affastellano alla mente, innanzi tutto oggi che è il giorno della separazione, quella definitiva. Le riunioni piene di passioni fino a tarda notte, la preparazione delle manifestazioni, l’ascolto, la disponibilità e la dolcezza, il suo amore per la grande famiglia cui apparteneva, il marito, i figli, i numerosi fratelli, le cognate i nipoti e pronipoti: Liliana c’è stata per tutti, senza mai chiedere nulla in cambio. E’ l’unica donna che ho incontrato con queste caratteristiche. Non voglio essere retorica, ma se penso a lei non mi viene in mente nulla di negativo, un difetto o comunque con me non ne ha mai espressi. Negli ultimi anni, ci continuavamo a sentire, aveva sempre un pensiero per mia figlia e contemporaneamente per suo nipote, più o meno coetaneo di Virginia, e chiedeva, si interrogava sul futuro dei ventenni e a volte quasi si disperava.

Maria Grazia Ardito



Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®