Melchiorri Cristina Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2007
Gentile dottoressa, ho 35 anni e sono laureata in psicologia della comunicazione di massa.
Da 3 anni sono dipendente presso una società di Head Hunting Ricerca e Selezione del Personale e mi occupo, principalmente, di ricerca di quadri e dirigenti per grandi aziende e multinazionali.
Il lavoro è basato sulla selezione telefonica dei candidati che, a seguito dell’interesse mostrato alla nostra proposta, verranno esaminati, in una seconda fase, da un altro collega in un colloquio individuale faccia a faccia.
Essendo per mia natura e formazione molto portata per i rapporti interpersonali, spesso avverto un senso di solitudine e di frustrazione, perchè questa modalità non mi permette di avere un contatto reale e diretto con le persone .
Mi è stato offerto un lavoro in un’altra società del settore per andare a ricoprire una posizione analoga occupandomi solamente dei colloqui individuali.
Questo porterebbe senz’altro ad un miglioramento del mio umore nel lavoro e ad una maggiore responsabilità.
L’inquadramento, nel caso dovessi accettare la proposta, sarà come libera professionista e temo la perdita di molti privilegi e sicurezze che invece ho come dipendente.
Lei cosa mi consiglia? Sono molto combattuta, cosa devo fare?
Restare in una situazione di frustrazione o rischiare l’avventura della libera professione?
Lettera firmata
Cara Claudia, perdere sicurezze o privilegi è sempre motivo di tensione e di dubbio, ma anche continuare a svolgere una mansione che non ti è congeniale e anche fonte di malumore, è altrettanto difficile.
La decisione di cambiare è solo tua, ma da come mi scrivi, ritengo che ci siano già tutti gli elementi per decidere di cambiare la tua posizione e diventare, nel contempo, libera professionista. Ritengo sia indispensabile cercare di tendere verso la soddisfazione, sia per quello che facciamo sia per come lo facciamo.
Tu stessa puoi ricreare i privilegi che oggi ottieni da parte del tuo datore di lavoro attraverso i tuoi sforzi e le tue capacità professionali.
Ti accorgerai che l’appagamento di fare il tuo lavoro ogni giorno con piacere e soddisfazione può bilanciare la perdita dei vantaggi di un lavoro da dipendente.
Come libera professionista altri benefici ti stanno aspettando e sono sicura che con il tempo e grazie al tuo impegno ne riconoscerai l’importanza e la validità. Rimanere in un luogo in cui non ci si sente di appartenere, o che è fonte di stress, non è mai appagante e questi privilegi di cui oggi stai godendo non possono sostituire il tuo sorriso e la tua serenità.
Potersi realizzare professionalmente ed esserne appagati è un “vero” privilegio, verso cui ogni persona con le condizioni ottimali come le tue, sia per età anagrafica che per formazione, deve poter ambire senza dubbi.
Abbi il coraggio di cambiare per te stessa, in bocca al lupo!
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