La satira contro la professionalità dei medici di Pronto Soccorso

Venerdi, 24/02/2012 - Fortunatamente non ascolto, né guardo canale 5, e la TV non è mai accesa per sbaglio o per un’inspiegabile abitudine su tale canale o altri affini, ma la battutina del gattino nel Pronto Soccorso di Ostia (Roma) non ha impiegato molto a circolare nell’ambiente medico, riportata anche con molto disappunto da parte di chi era stato soccorso molto bene, proprio nel Pronto Soccorso di quell’ospedale. Un Pronto Soccorso, probabilmente come tanti in Italia, dove i medici lavorano moltissimo e bene, nonostante le condizioni sfavorevoli per chiunque, assistiti e personale sanitario, categorie degne di rispetto, dottori in prima linea, che hanno studiato e praticato l’arte medica con passione e onestà. Solo chi ha amore verso il prossimo può tollerare certi ritmi così duri, quali i turni e le condizioni lavorative in cui versano anche le amministrazioni e tutto il personale sanitario, proprio per mancanza di fondi. Perché non s’ironizza sull’ipotizzabile volontà di oscurare o far fallire la sanità pubblica a favore di quella privata? Sono anni che è iniziata questa strage degli ospedali, la chiusura di reparti funzionanti, di ospedali necessari. Sono anni che si specula sull’onestà di quei medici che lavorano per uno stipendio modesto rispetto all’usura che quella professione procura al livello di salute. Può capitare un errore quando ci sono dai 150 ai 250 accessi giornalieri di persone bisognose di un trattamento urgente e i chirurghi sono ridotti per i tagli alla Sanità pubblica. Nonostante tutto proprio il Pronto Soccorso di Ostia è rinomato per la sua efficienza e professionalità. Viene una profonda indignazione di fronte a quei salti poco armonici di un personaggio televisivo che ridacchiando come una bambina scherza sulla professionalità di chi lotta per la vita:

“ Sentito? Hanno trovato un gattino al Pronto Soccorso di Ostia! Sì, ma non ci sarà rimasto a lungo perché è scappato velocemente con tutto quello che si sente sui Pronto Soccorsi italiani… Ha avuto paura che i dottori fossero dei cani”!

Sarebbe augurabile una denuncia penale per diffamazione! Non può far ridere a chi si guadagna la vita come fosse in trincea, in mezzo al sangue ogni giorno, e non certo per aver tirato di coca o per essersi stancato in discoteca, ma per aver soccorso tutti, pure chi lo fa sprecando la propria vita, ad esempio procurando spesso incidenti mortali anche agli altri. Forse un’animale, proprio un gattino s’è accostato per il calore, per l’empatia che quel Pronto Soccorso emana… Gli animali sanno riconoscere le persone degne di rispetto.