Lunedi, 18/12/2017 - La ruota delle meraviglie / Wonder Wheel di Woody Allen
Di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media
Woody Allen ci conosce, conosce Noidonne come fosse una donna. Conosce la forza di Noidonne come Bergman e conosce gli uomini perché è un uomo ma soprattutto la loro/sua debolezza, la fragilità maschile che spesso si trasforma in violenza.
«Sono sempre stato incuriosito dai problemi delle donne», ha dichiarato Allen, «Il codice maschile impone di non lasciar trapelare la propria sofferenza, mentre le donne sono sempre più aperte rispetto alla propria emotività». Rispetto ad una drammaticità che, nella pellicola, è indagata a fondo.
Nel La ruota delle meraviglie sia Noidonne che gli uomini, tutto quello di cui abbiamo bisogno è l’amore. Solo che a seconda se sei donna o uomo l’amore assume connotati diversi. A tutto questo si aggiunge il destino che risulta essere superiore alle nostre forze, il libero arbitrio, il peso delle scelte, la colpa del fallimento, che si rimescolano in una ruota panoramica a tratti caleidoscopica.
Un film con Kate Winslet, Jim Belushi, Juno Temple, Justin Timberlake, Max Casella, Jack Gore.
Allen si immerge nel dramma di piccole vite di uomini e donne che cercano di strappare alla quotidianità qualche momento di luce.
Ginny e Humpty, che lavora nel Luna Park di Coney Island, si leccano le ferite l’una dell’altro allorchè lei è abbandonata dall’amore della sua vita in seguito ad una sua sbandata per un attorucolo, e a lui muore la moglie adorata.
Tra una bottiglia e l’altra riescono a riemergere e condurre una vita insieme di affetto reciproco. Lei gli ha portato in dote un figlio di 10 anni piromane.
Ginny però trova nel bagnino Mickey, un uomo più giovane e colto che comprende le sue velleità di attrice. Mickey è anche uno studente della New York University ma qui si assume lo specifico ed esplicito ruolo del narratore.
Un giorno però arriva a sconvolgere i fragili equilibri Caroline, figlia di Humpty e fuggita dal marito mafioso.
Caroline e Mickey si innamoreranno.
Woody Allen aveva già citato il Luna Park di Coney Island in una battuta di Io e Annie quando faceva dire al suo personaggio (Alvy Singer) di aver abitato sotto le montagne russe di quel parco di divertimenti.
La Ruota delle Meraviglie, Wonder Wheel, diventa simbolicamente la ruota delle vite dei suoi protagonisti.
Con la luce che Vittorio Storaro, da lui definita 'fisiologia del colore', che preleva dalla natura e trasferisce sui personaggi, offrendo le tinte rosseggianti del tramonto a Ginny e di passaggio verso la notte a Carolina, la luci, che passa dal caldo al freddo nell'arco della stessa scena, cercando di raccontare i loro drammi senza parole.
Kate Winslet nel ruolo di Ginny esprime i tormenti di una protagonista dei drammi di Tennessee Williams o di Eugene O'Neill ma incapace di offrire ai suoi lampi di passione quelle fiammate che il figlio Richie non smette di provocare.
Jim Belushi, attore di cinema, teatro e tv, musicista, ex-conduttore del «Saturday Night Live», è straordinario nella semplicità dell’uomo che non capisce mai cosa succede attorno a se.
Allen, anno dopo anno, sta raggiungendo la semplicità.
«Credo che la vita sia un doloroso incubo, privo di significato. L'unica possibilità di essere felice è mentire a se stessi», aveva dichiarato il cineasta tempo fa. Ora è più proiettato verso la verità dell’amore.
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