Login Registrati
La ricerca del bello

La ricerca del bello

Leggere l'albero - Per un artista nulla è più importante dell’anelare senza sosta alla perfezione

Baldassarre Bruna Lunedi, 18/07/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2011

Gentile Bruna,

sono un’artista, amo l’arte e più divento grande più capisco la sua importanza nella mia vita. Vivo in Italia da molti più anni di quanto ho vissuto negli USA, anche perché ho sempre sentito la necessità della genuinità che ho trovato in Europa. Ho sempre avuto un carattere molto aperto, allegro e entusiasta. Sento in questo periodo la necessità fortissima a tenere stretta questa capacità che mi è propria, perché sappiamo tutti quanto sia difficile la vita. Riesco a mantenere questo senso di ottimismo e mi piace circondarmi di gente che ha qualcosa da dire, che sia interessante. Forse la cosa difficile da capire, per me che amo anche la psicologia, è come mai ci sono delle persone che non apprezzano la vita e, nonostante la disponibilità per aiutarle a vedere il lato bello, esse continuano a vedere solo buio….

Sarei interessata alla lettura del mio albero e ad un cenno sulle mie riflessioni.

Stephanie Seymour



Cara Stephanie,

hai proprio ragione: l’arte è molto importante nella vita, e il senso della bellezza diventa un’esplosione di luce e spiritualità nel tuo albero. A chiunque venisse in mente di vedere la tua arte scoprirebbe subito che la bellezza appartiene proprio alla tua persona! Tornando all’albero si vede subito, dal tronco, l’amore per il tuo passato e una certa forma d’inibizione, forse legata alla nostalgia con un po’ di ansia... I traumi significativi all’età di 6, 17, 31 anni. Nonostante la tua prudenza e un po’ di diffidenza, che emerge dalla forma dei rami, la chioma, invece, si apre verso il sociale. La forma denota gentilezza e buone maniere. Per un artista, infatti, nulla è più importante dell’anelare senza sosta al senso del bello, inteso proprio come buona forma, fino alla perfezione. Un gioco di luce-oscurità, dove la luce è ancora racchiusa in un tenue confine, come a garantire un’esistenza tutta interiore delle due dimensioni luce-oscurità. Il buio, infatti, ci appartiene, e si perde la luce quando l’Io non riconosce la sua parte luminosa, la sua natura spirituale. L’artista è molto più facilitata a giocare con questa dualità, perché è come muoversi dal sensibile verso il sovrasensibile per catturare la luce restituendogli così anche un po’ della nostra materia. Una ricerca dell’essere per placare le richieste esagitate del fare!



Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®